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Controlli dei NAS sulla dispensazione del sofosbuvir

Richiesti dal Ministro della Salute, i controlli sono partiti ad inizio mese per fare chiarezza sulle modalità di somministrazione del farmaco.

Il 4 febbraio è scaduto il termine imposto dal Ministero della Salute, per la definizione delle procedure amministrative necessarie ad inserire nei prontuari terapeutici ospedalieri regionali il sofosbuvir, il nuovo farmaco “interferon free” per la cura dell’Epatite C.

Ebbene il Ministro della Salute - Beatrice Lorenzin - ha dovuto incaricare i Nas di compiere accertamenti urgenti presso tutti gli Uffici competenti delle Regioni.

Obiettivo, verificare lo stato di attuazione della dispensazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale del nuovo farmaco per la cura dell'Epatite C. Farmaco per la cui spesa, è stato istituito nella legge di Stabilità 2015 un apposito fondo da 1 miliardo di euro nel biennio 2015-16.

Già a gennaio l'Aifa aveva certificato che solo 30 pazienti in tutta Italia avevano iniziato la cura nonostante fossero stati 242 i centri autorizzati in tutta Italia. Risultava inoltre che in Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo e Basilicata ma anche in Sicilia, Calabria, Molise e Campania la procedura di dispensazione non era stata ancora attivata.

Gli accertamenti dei Nas sono iniziati nella mattinata del 12 febbraio con sopralluoghi in tutti i capoluoghi di regione e si completeranno in pochi giorni.

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2015
2 minuti di lettura

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