L’endometriosi colpisce il 10% delle donne in età fertile (ne soffrono circa 3 milioni di italiane). Donne che vedono seriamente compromessa la qualità della vita a causa dei dolori che costringono a fare giorni di assenza dal lavoro e che spesso sono vittime di discriminazioni a causa della scarsa conoscenza che si ha di questa patologia.
Secondo uno studio europeo si calcola che in media le donne con endometriosi perdano in media cinque giorni lavorativi al mese. E per questo ormai dieci anni fa l’endometriosi è stata riconosciuta come malattia sociale.
Jacqueline Veit, Presidente dell’Associazione Italiana Endometriosi, ricorda che l’endometriosi ha anche un imponente impatto sulla capacità riproduttiva della donna: si calcola che questa malattia sia responsabile del 30% dei casi di infertilità.
Ma cos’è l’endometriosi?
Si tratta di una malattia cronica causata dalla crescita anomala di Tessuto dell’endometrio al di fuori dell’utero, spesso in ovaie e pelvi. Le cisti e le lesioni causate da questa proliferazione anomala sono provocate da un’Infiammazione cronica permanente che è responsabile del dolore e delle persistenti emorragie.
Dal 25 al 27 marzo, in occasione della Giornata Mondiale dell’endometriosi, che si celebra il 28 marzo, gli esperti dell’Istituto di Sessuologia clinica di Roma saranno a disposizione delle donne affette da Endometriosi con un servizio di consulenza telefonica. Il servizio è attivo dalle ore 15:00 alle 19:00 ed è accessibile telefonando ai numeri 0685356211 e 0685355507.
Il 28 marzo, in occasione della seconda edizione della Seconda Giornata Mondiale dell’Endometriosi in 50 capitali del mondo si terrà la Million Woman March for Endometriosis, una marcia volta alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzione nei confronti dell’endometriosi.