Roma, 16 giu.(AdnKronos Salute) - Esami pesanti per ragazzi e famiglie quelli della terza media, con un'intera settimana di scritti - dal lunedì al venerdì - più la prova orale. Ma anche "inutili" secondo il pediatra Italo Farnetani, che boccia questa prova scolastica come "Stress superfluo".
"Questo esame - spiega l'esperto all'AdnKronos Salute - è nato, storicamente, come conclusione del ciclo di studi obbligatorio. Aveva l'obiettivo di rilasciare un attestato, il 'pezzo di carta' della licenza media. Oggi l'obbligo è stato spostato a 16 anni, limite che, per inciso, sarebbe opportuno innalzare a 18 anni, come sostengo da tempo". L'esame di oggi "è solo un retaggio del passato. Non ha infatti alcun senso interrompere il percorso di studi obbligatorio". Ed è inoltre una prova che può lasciare dei segni perché "innesca meccanismi di Ansia, mette in gioco l'autostima, con 'danni' di eccesso o di difetto: può esaltarla o abbatterla".
Inoltre i ragazzi fanno gli esami in orari in cui "la loro operatività mentale è ancora limitata - osserva il medico - Si dovrebbero cominciare alle 10. Solo a quell'ora la mente degli adolescenti si sveglia completamente ed è più reattiva".
In generale, secondo il pediatra sarebbe più logico "fare l'esame a 16 anni, a completamento della scuola dell'obbligo". E a chi sostiene che questo esame 'allena' ad affrontare le prove che verranno, Farnetani risponde che "si tratta di un'affermazione immotivata, frutto di un'idea di educazione 'antica' e figlia del secolo dei totalitarismi".
L'esperto rassicura infine i genitori sulla 'maratona' di studio sostenuta dai loro figli: "Nessuno è mai morto di esami - scherza - seppure questa prova è contestabile dal punto di vista psicopedagogico. I 5 giorni di scritti non sono più stressanti per i ragazzi solo perché durano a lungo. Piuttosto le mamme e i papà devono essere a loro volta rilassati, per aiutare i ragazzi a ridurre lo stress. E anche far in modo di far muovere i propri figli. Anche sotto esame un'ora di sport al giorno (o una passeggiata in bici) aiuta a tenere la mente libera, favorisce l'appetito e facilita il sonno".
"Questo esame - spiega l'esperto all'AdnKronos Salute - è nato, storicamente, come conclusione del ciclo di studi obbligatorio. Aveva l'obiettivo di rilasciare un attestato, il 'pezzo di carta' della licenza media. Oggi l'obbligo è stato spostato a 16 anni, limite che, per inciso, sarebbe opportuno innalzare a 18 anni, come sostengo da tempo". L'esame di oggi "è solo un retaggio del passato. Non ha infatti alcun senso interrompere il percorso di studi obbligatorio". Ed è inoltre una prova che può lasciare dei segni perché "innesca meccanismi di Ansia, mette in gioco l'autostima, con 'danni' di eccesso o di difetto: può esaltarla o abbatterla".
Inoltre i ragazzi fanno gli esami in orari in cui "la loro operatività mentale è ancora limitata - osserva il medico - Si dovrebbero cominciare alle 10. Solo a quell'ora la mente degli adolescenti si sveglia completamente ed è più reattiva".
In generale, secondo il pediatra sarebbe più logico "fare l'esame a 16 anni, a completamento della scuola dell'obbligo". E a chi sostiene che questo esame 'allena' ad affrontare le prove che verranno, Farnetani risponde che "si tratta di un'affermazione immotivata, frutto di un'idea di educazione 'antica' e figlia del secolo dei totalitarismi".
L'esperto rassicura infine i genitori sulla 'maratona' di studio sostenuta dai loro figli: "Nessuno è mai morto di esami - scherza - seppure questa prova è contestabile dal punto di vista psicopedagogico. I 5 giorni di scritti non sono più stressanti per i ragazzi solo perché durano a lungo. Piuttosto le mamme e i papà devono essere a loro volta rilassati, per aiutare i ragazzi a ridurre lo stress. E anche far in modo di far muovere i propri figli. Anche sotto esame un'ora di sport al giorno (o una passeggiata in bici) aiuta a tenere la mente libera, favorisce l'appetito e facilita il sonno".
Ultimo aggiornamento: 16 Giugno 2016
3 minuti di lettura