“Un’ossessione senza fine, che non dà tregua, non si placa mai. La depressione è la malattia della volontà, è la sua perdita totale, il suo annullamento”. Parole dure quelle usate dallo scrittore e giornalista Roberto Gervaso per descrivere la malattia di cui ha sofferto a lungo e che ha segnato la sua esistenza. Parole che risuonano ancora più veementi in vista della Giornata Europea sulla Depressione, giunta alla sua quattordicesima edizione, che si svolgerà il prossimo 28 ottobre.
#IlmondodellaBellezza, l’hashtag per la Giornata Europea sulla Depressione
Al pari di altri appuntamenti equivalenti già esistenti per altre patologie, l’importante Giornata Europea sulla Depressione (European Depression Day) si declina, a livello nazionale, in una serie di iniziative informative sulle malattie depressive e dell’umore. Alla riuscita e divulgazione collaborano, fin dal 2004, numerosi psichiatri italiani nonché strutture pubbliche e private (ospedali, università, studi medici). Il disturbo depressivo non va mai sottovalutato, poiché è associato ad una elevata mortalità.
Con il patrocinio del Ministero della Salute, anche nell’edizione 2017 – il cui hashtag sui social network è “#ilmondodellabellezza” – l’associazione “EDA Italia Onlus” coordina questo evento a livello nazionale. Sul sito dell'associazione è possibile conoscere il calendario completo e le sedi interessate.
È opportuno ricordare che diversi paesi in tutta Europa hanno un simile appuntamento parallelo, con una propria organizzazione autonoma: ogni anno, infatti, il cosiddetto “Depression Day” si svolge anche in Belgio, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Repubblica Ceca, Svizzera, Slovacchia, Polonia, Grecia, Ungheria, Portogallo, Croazia e Lettonia.
La depressione è una malattia subdola ma curabile
Pur essendo una malattia subdola, la depressione – disturbo diffuso tra la popolazione generale e dunque molto noto – è curabile. Partendo da questo assunto, la Giornata Europea sulla Depressione mira a una piena divulgazione che induca a fornire informazioni corrette in merito alla natura della malattia depressiva nonché dei disturbi dell’umore in genere; patologie molto diffuse, che sono in grado di interessare tutte le età (con esordio più che frequente in età giovanile).
Quali sono i sintomi della depressione? La risposta a questa domanda è decisamente ampia, ma può essere racchiusa nei seguenti “campanelli d’allarme”: aumento o diminuzione del sonno e/o dell’appetito, evidente rallentamento motorio (oppure, al contrario, marcata agitazione), ridotta capacità di concentrazione, tendenza molto decisa a svalutarsi e/o a pensare al suicido.
I sintomi della depressione tendono a manifestarsi in maniera acuta – attraverso fasi depressive tanto forti quanto improvvise, che possono tendere a scomparire da sole oppure affidandosi alla terapia – oppure in modo costante, seppur in forma “leggera”, con alcuni picchi di peggioramento; in casi del genere si può parlare di distimia, che rientra nei disturbi del tono dell’umore, poiché determina una forma leggera ma tendente alla cronicità di depressione, una compromissione dei rapporti sociali e, non di rado, dell’attività lavorativa.
Come comportarsi con chi soffre di depressione
Di frequente, amici e familiari spronano a reagire chi manifesta sintomi depressivi. Tutto questo avviene in buona fede, però non ci si accorge che tale condotta tende a far sentire ancora più in colpa la persona interessata. Dunque, qual è l’atteggiamento migliore da tenere con chi soffre di depressione? Aiutarlo, in modo graduale, a riprendere le proprie attività (lavorative e non), ad assumere una terapia farmacologica adeguata e ad intraprendere un percorso di psicoterapia cognitiva comportamentale.