Il 25 aprile ricorre la Giornata Mondiale contro la Malaria (World Malaria Day), promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di un’occasione importante per sottolineare i progressi compiuti nella prevenzione e nel controllo della malattia, ma anche per evidenziare quelle inevitabili lacune di intervento che, purtroppo, ancora non hanno consentito di tagliare il traguardo di un mondo libero da questa grave malattia.
Lo scenario del contrasto della malaria – la cui trasmissione può variare in modo notevole tra aree diverse all’interno di un paese – è cambiato in maniera importante da quando, nel 2007, l’OMS ha diffuso il primo documento per l’eliminazione della malattia rivolto in particolar modo ai Paesi con livelli di trasmissione bassi oppure moderati.
Lotta alla malaria: le nuove linee guida
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha reso noto le nuove linee guida per l’eliminazione della malaria (A framework for malaria elimination) presentate nell’ambito di un forum globale cui hanno aderito i responsabili dei programmi sanitari dell’E2020, il gruppo di Paesi che potenzialmente sono avviati al raggiungimento di questo obiettivo entro il 2020. “L’introduzione di strumenti di controllo della malaria su larga scala ha garantito una riduzione molto significativa nella diffusione della malattia” ammette Pedro Alonso, direttore del Global Malaria Programme. “Altri Paesi stanno eliminando la malaria o compiendo, verso questo traguardo, costanti progressi che hanno richiesto una profonda revisione della nostra guida”.
Il nuovo documento definisce quali siano le azioni da compiere affinché tutti i Paesi endemici siano in grado di eliminare la malaria. All’interno del testo vengono recepite le tre direttive del Global technical strategy for malaria 2016-2030, un supporto tecnico sviluppato dall’OMS (che lo ha diffuso nel 2015) per coadiuvare i Paesi endemici nell’ambito delle attività di controllo ed eliminazione della malaria attraverso una serie di tappe:
- assicurare l’accesso universale alla prevenzione, alla Diagnosi e al trattamento;
- velocizzare gli sforzi verso l’eliminazione e il raggiungimento dello status di malaria-free;
- rendere la sorveglianza uno strumento imprescindibile.
I numeri della malattia
La malaria costituisce una delle principali patologie mortali della nostra epoca. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicati nel World Malaria Report 2016, sono stati circa 212 milioni i casi di malaria stimati nel mondo nel 2015 e circa 429 mila i decessi, il 70% dei quali tra bambini di età inferiore ai 5 anni (di cui 292 mila nella regione africana).
La maggior parte dei casi sono stati registrati in Africa (90%), seguita dal Sud Est asiatico (7%) e dalla regione del Mediterraneo orientale (2%). In Europa e nord America la malaria è inesistente. I numeri sono allarmanti e rendono ancora più necessaria un'azione tempestiva. Si punta, dunque, entro il 2020 alla riduzione dell’Incidenza e dei tassi di mortalità di almeno il 40%, all'eliminazione della malattia in almeno 10 Paesi e alla prevenzione della reintroduzione della malattia in tutti i Paesi dichiarati “malaria-free”.