Colpisce in particolar modo donne tra i 20 e i 30 anni e spesso chi ne soffre tende a isolarsi. L'endometriosi, ovvero “la presenza di endometrio e stroma di endometrio al di fuori della cavità uterina in altre zone del corpo femminile, normalmente nella pelvi” come riportato sul sito Endometriosi.it a cura del Centro Italiano Endometriosi e Fondazione Italiana, è una malattia cronica e in molti casi invalidante.
Si legge ancora: “Questa malattia può colpire le donne dalla prima mestruazione ed eccezionalmente anche prima del primo ciclo mestruale nell’infanzia, normalmente dal tempo del suo primo periodo alla menopausa, anche se dopo i 40 anni la crescita del tessuto endometriale presente fuori dalla cavità uterina sembra più lenta”.
Una malattia ancora poco conosciuta. Proprio per questo si moltiplicano le iniziative per farla conoscere: una su tutte, la Giornata Mondiale dell’Endometriosi, in agenda il 25 marzo. In oltre 50 capitali, migliaia di donne sfileranno in strada per sensibilizzare le persone su questa patologia, che rappresenta una delle principali cause di infertilità.
Per approfondire guarda anche: “Endometriosi: quali controlli fare“
Una malattia che si fatica a combattere
Inserita nei nuovi Lea, i Livelli essenziali di assistenza, l’endometriosi si sviluppa a prescindere dal fatto di aver avuto o meno gravidanze, anche se dopo le gravidanze, qualora fosse presente già prima, risulta avere una crescita più accelerata.
Difficile trovare la forza di resistere, cullare la speranza in un futuro che non sia soltanto sofferenza e cure. La marcia nasce proprio per questo motivo: fare luce su una malattia così tremenda, che provoca dolori lancinanti, e permettere a milioni di donne di ricevere una corretta diagnosi e le terapie giuste.
“Al momento, si stima che il numero di donne con endometriosi è vicino al 10% di quelle in età riproduttiva. Approssimativamente, dal 30% al 40% di donne con endometriosi è sterile. La malattia è, infatti, una delle prime tre cause di sterilità femminile. Alcune donne, ad esempio, non scoprono la loro endometriosi fino a che non hanno difficoltà a restare incinta”, si legge ancora sul portale Endometriosi.it.
Le ripercussioni sulla quotidianità
Stiamo parlando di una malattia che è una vera e propria “bestia nera”, non solo per i problemi di fertilità ma anche per le conseguenze su altri organi: può infatti causare gravi emorragie interne, che possono anche condurre alla morte. Senza dimenticare l’aspetto psicologico: l’endometriosi è una Patologia fortemente invalidante poiché, oltre al pensiero di non poter diventare madre, i dolori cronici complicano la vita e le donne che ne soffrono spesso sono costrette ad assentarsi da scuola o dal lavoro.
Attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha ricordato di sentirsi “molto vicina, come ministro e come donna, a tutte coloro che ogni giorno si confrontano con questa malattia”.
“Fin dall’inizio del mio mandato - ha aggiunto la Lorenzin - ho posto grande attenzione a questa patologia che è spesso di difficile diagnosi e che, oltre a provocare grandi sofferenze, compromette la vita di relazione e mette anche a rischio la fertilità”.