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Inmyplace: che cosa vuol dire convivere con una disabilità?

Inmyplace: che cosa vuol dire convivere con una disabilità?

La campagna inmyplace invita ad adottare la storia di una persona con handicap per sconfiggere le barriere fisiche e sociali.
In questo articolo:
Cosa significa vivere con una disabilità? Per saperlo e per sensibilizzare l'opinione pubblica su come sia difficile la vita di una persona disabile è partita la campagna #inmyplace, in vista della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità in programma per il 3 dicembre.


#inmyplace: tante storie per capire il problema della disabilità

Il progetto è stato lanciato dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), che unisce le più attive associazioni di persone con disabilità e le loro famiglie. 
Sul sito www.inmyplace.it c'è una raccolta di tante storie di persone che convivono con una disabilità e che spesso si trovano a dover limitare i propri sogni e la propria vita quotidiana per barriere imposte dagli altri e a causa del pregiudizio.
Leggi anche:
Sessualità e disabilità
La percezione e la sperimentazione della sessualità nelle persone disabili presenta differenti comportamenti in base al tipo di disabilità.
C'è Giovanna che scrive “Le difficoltà maggiori sono l’ottusità delle persone, posti auto occupati, scivoli dei marciapiedi, file ai supermercati, alle poste, la scuola, dove a parole sei accettato ma nei fatti no: a mio figlio è stata negata la possibilità di visitare l’EXPO con i compagni, senza nessun avviso”.

C'è Elio “Vedo con terrore i folli massacri a Parigi. Non posso fare a meno di pensare cosa accadrebbe a me. In quelle situazioni, disabile e in carrozzina, non riuscirei nemmeno a buttarmi a terra. Sarei il bersaglio più facile. Anche nelle situazioni di pericolo siamo i più esposti e non abbiamo scampo”.

E c'è Alberto: “Sono un ragazzo grande e con grandi problemi: non so parlare, non so camminare e nemmeno riesco a mangiare da solo. Volete sapere come riesco a risolvere tutte queste cose? Grazie alla mia famiglia ma soprattutto a mia sorella, che si prende cura di me tutti i santi giorni!”.

Vincenzo Falabella presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap spiega che l'obiettivo della campagna è quello di prendere per pochi minuti il posto di una persona disabile per scoprire che esistono barriere fisiche ma soprattutto barriere mentali basate sul pregiudizio e la paura. 

È possibile, quindi, "prendere il posto" di una persona disabile, leggendo la sua storia e condividendola sui social network.

Per approfondire guarda anche: "Il futuro del tuo bambino"
Ultimo aggiornamento: 17 Novembre 2015
3 minuti di lettura

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