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#inmyplace: tante storie per capire il problema della disabilità
Il progetto è stato lanciato dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), che unisce le più attive associazioni di persone con disabilità e le loro famiglie. Sul sito www.inmyplace.it c'è una raccolta di tante storie di persone che convivono con una disabilità e che spesso si trovano a dover limitare i propri sogni e la propria vita quotidiana per barriere imposte dagli altri e a causa del pregiudizio.
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La percezione e la sperimentazione della sessualità nelle persone disabili presenta differenti comportamenti in base al tipo di disabilità.
C'è Elio “Vedo con terrore i folli massacri a Parigi. Non posso fare a meno di pensare cosa accadrebbe a me. In quelle situazioni, disabile e in carrozzina, non riuscirei nemmeno a buttarmi a terra. Sarei il bersaglio più facile. Anche nelle situazioni di pericolo siamo i più esposti e non abbiamo scampo”.
E c'è Alberto: “Sono un ragazzo grande e con grandi problemi: non so parlare, non so camminare e nemmeno riesco a mangiare da solo. Volete sapere come riesco a risolvere tutte queste cose? Grazie alla mia famiglia ma soprattutto a mia sorella, che si prende cura di me tutti i santi giorni!”.
Vincenzo Falabella presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap spiega che l'obiettivo della campagna è quello di prendere per pochi minuti il posto di una persona disabile per scoprire che esistono barriere fisiche ma soprattutto barriere mentali basate sul pregiudizio e la paura.
È possibile, quindi, "prendere il posto" di una persona disabile, leggendo la sua storia e condividendola sui social network.
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Ultimo aggiornamento: 17 Novembre 2015
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