Conferenze informative, check-up oculistici a bordo di unità mobili oftalmiche o presso ambulatori oculistici, distribuzione di opuscoli. Tutto rigorosamente gratuito. Perché l’attenzione nei confronti della malattia rimanga sempre costante. Il riferimento è al calendario di appuntamenti previsti nel corso della Settimana Mondiale del Glaucoma, in agenda dal 12 al 18 marzo. In Italia, dove il glaucoma colpisce circa un milione di persone (ma la metà non ne sarebbe a conoscenza, non effettuando visite oculistiche periodiche complete), questa iniziativa coinvolgerà circa 90 città, grazie al sostegno dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità - IAPB Italia onlus.
Glaucoma: conoscere la malattia
Se non diagnosticata e trattata per tempo, questa malattia oculare può provocare la perdita della vista. E le stime non sono incoraggianti: si prevede, infatti, che entro il 2020 nel mondo le persone affette da glaucoma toccheranno quota 76 milioni (attualmente secondo l’Oms ne sono affette 55 milioni di persone).
Ma che cos’è, esattamente, il glaucoma? Si tratta di una malattia che colpisce il nervo ottico, e nella maggioranza dei casi è provocata da un aumento della pressione interna dell’occhio che causa, nel corso tempo, danni permanenti alla vista. Di solito questi danni sono accompagnati dalla riduzione del campo visivo (lo spazio che l’occhio riesce a percepire senza muovere la testa si restringe) e dalle alterazioni della papilla ottica (definita “testa del nervo ottico”, è visibile all’esame del fondo oculare).
Diagnosticare il glaucoma
Aumento della pressione oculare, riduzione del campo visivo, alterazioni della papilla ottica. Sono i sintomi principali che, rilevati dall’oculistica, possono indurre alla diagnosi di glaucoma. Ed ecco entrare in campo la prevenzione. Una “semplice” visita oculistica, infatti, è di per sé sufficiente a diagnosticare un glaucoma in fase iniziale oppure ancora non grave.
Da qui la necessità di sottoporsi con regolarità a controlli oculistici, specialmente in presenza di fattori di rischio. Due su tutti: precedenti familiari (chi ha un familiare affetto da glaucoma deve sottoporsi a frequenti controlli, poiché questa malattia oculare presenta forti componenti di ereditarietà) ed età (la frequenza del glaucoma, pur non essendo una malattia appannaggio dell’anziano, aumenta in modo progressivo con l’avanzare dell’età).
Glaucoma e prevenzione
Quando si verifica un eccesso di produzione dell’umore acqueo o quando c’è un ostacolo al suo deflusso - quest’ultimo caso rappresenta la condizione più frequente - si ha un aumento della pressione oculare, che a lungo andare deteriora la testa del nervo ottico. Pertanto è buona norma, soprattutto per chi ha superato i 40 anni, sottoporsi a un controllo oculistico che prevede la misurazione della pressione oculare. L’esame della pressione dell’occhio (tonometria) nel corso della visita oculistica, è basilare per la prevenzione e diagnosi precoce del glaucoma.