Si celebra oggi la Giornata Mondiale senza Tabacco (World No Tobacco Day) organizzata il 31 maggio di ogni anno dall’Organizzazione mondiale della Sanità per incoraggiare le persone ad astenersi dal fumo per almeno 24 ore, invitandole a smettere in via definitiva. La Giornata della lotta contro il fumo serve anche per fare il punto della situazione sulla diffusione del tabagismo nel mondo e per richiamare l'opinione pubblica sugli effetti negativi che esso comporta sulla salute. “Tobacco breaks heart” è lo slogan scelto per il 2018 mentre #NoTobacco è l’hashtag utilizzato per la pubblicazione a tema dei contenuti sui social.
Il focus del 2018 è dunque il collegamento tra il fumo e le malattie cardiovascolari, un tema su cui è improntato anche il XX Convegno nazionale Tabagismo e Servizio sanitario, in programma oggi a Roma con i massimi esperti del settore, organizzato da ministero della Salute, Istituto superiore di Sanità, Centro nazionale Dipendenze e Doping, Istituto Mario Negri e Società italiana di Tabaccologia.
«Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte al mondo – stima l’Oms – e il 12% dei decessi per malattie legate al cuore dipende dal fumo, compreso quello passivo. Il fumo è la seconda causa di malattie cardiovascolari dopo l’ipertensione».
Giornata Mondiale senza Tabacco: in Italia circa 80.000 morti per il fumo
Le malattie dovute al fumo uccidono 7 milioni di persone l’anno nel mondo. Di queste, 900mila sono non fumatrici. In Italia, i decessi riconducibili al fumo sono tra 70.000 e 83.000, ricorda l'Organizzazione Mondiale della Sanità nel rapporto “The economics of tobacco and tobacco control” pubblicato lo scorso gennaio.
I dati raccolti dal Centro nazionale Dipendenza e Doping dell’Istituto superiore di sanità evidenziano che, nel 2017, nel nostro Paese, i fumatori sono stati 11,7 milioni: vale a dire il 22,3% della popolazione. Tra questi, è aumentato il numero delle donne, che da 4,6 milioni del 2016 sono salite a 5,7 milioni; si tratta della differenza minima mai riscontrata tra percentuale di uomini (23,9%) e donne (20,8%).
Il 12,2% dei fumatori, inoltre, ha iniziato a fumare prima dei 15 anni. E ricorda l’Airc che nel solo 2016 ci sono state circa 41.000 nuove diagnosi di tumore al polmone, il 30% delle quali tra le donne che registrano una preoccupante crescita rispetto agli anni precedenti con un +2,6%. Il tumore al polmone è la prima causa di morte per cancro in Italia con oltre 33.000 decessi nell'arco di dodici mesi.
Giornata Mondiale senza Tabacco: Lilt e Airc in prima linea
La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) aderisce alla Giornata Mondiale Senza Tabacco e lancia la sua campagna di sensibilizzazione. Materiale informativo sarà distribuito nelle sezioni locali dell’associazione e un occhio di riguardo quest’anno è dedicato ai giovani che, secondo l’Istat, in Italia fumano più degli adulti. Nelle scuole superiori il 23,4% degli studenti intervistati fa uso di tabacco (era il 20,7% nel 2010) e il 7,6% fuma ogni giorno.
Con il progetto “Cresci libero” la Lilt si propone di educare i ragazzi nelle scuole sui corretti stili di vita e informarli sui danni del fumo di sigaretta. L’Associazione italiana per la Ricerca sul cancro (Airc) da parte sua ha deliberato circa 4 milioni nel 2017 per sostenere 35 progetti e un programma di ricerca multicentrico proprio sul cancro al polmone. Per approfondire il tema dei rischi legati al consumo di tabacco, inoltre, ci si può rivolgere nei centri anti-fumo d’Italia.
Quello, ad esempio, dell’ospedale di Perugia - il Centro Specialistico per lo Studio ed il trattamento dell’abitudine al fumo di tabacco -, attivo da vent’anni, resta aperto e a disposizione del pubblico (8,30-14) per fornire informazioni ai cittadini su patologie correlate al fumo, sulla dipendenza da nicotina e sui trattamenti di provata efficacia per smettere di fumare.