Roma, 6 apr. (AdnKronos Salute) - I medici lucani, soprattutto quelli della Val d'Agri e delle aree interessate dalle estrazioni petrolifere, sono allarmati per la salute dei cittadini. La maggioranza rileva, nella propria esperienza sul campo, un aumento delle malattie tumorali tra gli assistiti, che si teme sia legato a fattori ambientali. Ma si tratta di un dato, al momento intuitivo, che dovrà essere scientificamente confermato. Ed è l'obiettivo dello studio sugli abitanti di due comuni della Regione, Viggiano e Grumeto Nova, dove saranno 'arruolati' 200 cittadini (fra i 5 mila dei due Comuni) sui quali saranno fatti rilievi biologici e funzionali.
La ricerca di valutazione dell'impatto sanitario, in partenza, è finanziata dai due Comuni e dal Cnr di Pisa, per un costo complessivo di un milione di euro. "Può sembrare assurdo - spiega all'Adnkronos Salute Giambattista Mele, medico di famiglia di Viggiano e referente dell'Isde, medici per l'ambiente di Potenza, 'anima' del progetto - ma anche se le estrazioni petrolifere in Basilicata sono state avviate da decenni, non disponiamo di dati epidemiologici affidabili sull'impatto ambientale e sanitario".
Gli ultimi 'numeri' sono quelli dell'indagine statistica - e non epidemiologica - realizzata per la Regione Basilicata dall'l’Istituto superiore di sanità su un'area di 20 Comuni (Val d’Agri e Valle del Sauro) nel periodo 2003-2010.
Questa ricerca non indica nessuna relazione diretta tra ambiente e impatto sulla salute ma riferisce, sulla popolazione generale, un "eccesso di mortalità per tumori maligni allo Stomaco, per infarto del Miocardio, per la malattie del sistema respiratorio nel loro complesso, per le malattie dell’apparato digerente nel loro complesso".
E in più, fra gli uomini emerge un eccesso, nella mortalità generale, "per leucemia linfoide (acuta e cronica), per Diabete mellito insulino-dipendente, per malattie del sistema circolatorio nel loro complesso".
I medici lucani, continua Mele, "sono preoccupati. Lamentano l'aumento di malattie tumorali, ma poi non succede nulla. Per questo, all'interno dell'Ordine dei medici di Potenza, nascerà a breve una struttura dedicata alla relazione tra ambiente e salute nella nostra Regione. Un modo per sensibilizzare di più i professionisti sul problema, ma anche per lavorare sull'epidemiologia e capire meglio che cosa sta accadendo in Basilicata, attraverso una fotografia chiara, basata su numeri incontrovertibili", sottolinea. (segue)
La ricerca di valutazione dell'impatto sanitario, in partenza, è finanziata dai due Comuni e dal Cnr di Pisa, per un costo complessivo di un milione di euro. "Può sembrare assurdo - spiega all'Adnkronos Salute Giambattista Mele, medico di famiglia di Viggiano e referente dell'Isde, medici per l'ambiente di Potenza, 'anima' del progetto - ma anche se le estrazioni petrolifere in Basilicata sono state avviate da decenni, non disponiamo di dati epidemiologici affidabili sull'impatto ambientale e sanitario".
Gli ultimi 'numeri' sono quelli dell'indagine statistica - e non epidemiologica - realizzata per la Regione Basilicata dall'l’Istituto superiore di sanità su un'area di 20 Comuni (Val d’Agri e Valle del Sauro) nel periodo 2003-2010.
Questa ricerca non indica nessuna relazione diretta tra ambiente e impatto sulla salute ma riferisce, sulla popolazione generale, un "eccesso di mortalità per tumori maligni allo Stomaco, per infarto del Miocardio, per la malattie del sistema respiratorio nel loro complesso, per le malattie dell’apparato digerente nel loro complesso".
E in più, fra gli uomini emerge un eccesso, nella mortalità generale, "per leucemia linfoide (acuta e cronica), per Diabete mellito insulino-dipendente, per malattie del sistema circolatorio nel loro complesso".
I medici lucani, continua Mele, "sono preoccupati. Lamentano l'aumento di malattie tumorali, ma poi non succede nulla. Per questo, all'interno dell'Ordine dei medici di Potenza, nascerà a breve una struttura dedicata alla relazione tra ambiente e salute nella nostra Regione. Un modo per sensibilizzare di più i professionisti sul problema, ma anche per lavorare sull'epidemiologia e capire meglio che cosa sta accadendo in Basilicata, attraverso una fotografia chiara, basata su numeri incontrovertibili", sottolinea. (segue)
Ultimo aggiornamento: 07 Aprile 2016
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