Una donna su tre in Italia e nel mondo ha subito almeno una volta nella vita una volenza fisica o sessuale.
Un dato enorme, che viene ribadito alla vigilia della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, che nel nostro Paese in Italia si celebra solo dal 2005, mentre la sua istituzione da parte delle Nazioni Unite risale al 1999.
I dati italiani
I dati italiani rilevano che il 31,5% delle donne ha subito una violenza almeno una volta e questa percentuale è in linea con quella del resto del mondo, resa nota dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Non solo femminicidio
Violenza contro le donne non vuol dire solo femminicidio, la sua forma più estrema, eclatante, aberrante, ma anche nella maggioranza dei casi, violenza consumata regolarmente e quotidianamente per anni all'interno della famiglia. Secondo l'OMS il 35% delle donne ha subito violenza domestica o sessuale almeno una volta nella vita e questa violenza ha ripercussioni imponenti sia sulla salute fisica che su quella psichica delle donne che ne sono vittime.
I dati dell'OMS mostrano che il 42% delle donne che hanno subito violenza fisica o sessuale da uomini con cui avevano una relazione intima ha riportato gravi danni alla salute.
Come ricorda il vice direttore generale del Settore della famiglia, delle donne e dei bambini presso l'Oms, Flavia Bustreo, le ripercussioni della violenza sulla donna sono moltissime e non sono confinate all'aspetto fisico, ma colpiscono anche la salute mentale. Inoltre in molte zone del mondo, dove la violenza sessuale è un evento regolare e diffuso, proprio la violenza è responsabile dell'aumento della probabilità di ammalarsi di HIV.
La violenza sulle donne è uno dei dieci imperativi sui quali bisogna lavorare per tutelare la salute femminile nel mondo e che proprio L'OMS ha elencato nei mesi scorsi.
Importante, ribadisce l'OMS, è che gli operatori sanitari siano adeguatamente aggiornati e formati per prevenire la violenza di genere e anche per offrire un'adeguata assistenza socio-sanitaria alle vittime.