L’arrivo di una nuova stagione si presenta, a volte, con dei cambiamenti climatici repentini, al punto che il nostro organismo trova difficoltà ad adattarsi. Ma durante i mesi freddi, sono frequenti anche gli sbalzi di temperatura che il corpo deve affrontare durante la giornata, entrando e uscendo da uffici, negozi, abitazioni, locali, palestre e così via.
Al chiuso delle pareti domestiche (specie nei condomini in cui il riscaldamento è centralizzato) o dei luoghi pubblici, spesso il termometro segna temperature tropicali, ma all’esterno l’inverno si fa sentire e la colonnina di mercurio registra molti gradi in meno. Tutto questo può incidere in maniera negativa sulla nostra salute.
Sbalzi di temperatura, come funziona la termoregolazione
Quando ci sono cambiamenti della temperatura esterna (da freddo a caldo e viceversa) il nostro organismo reagisce attivando un meccanismo fisiologico di regolazione della temperatura corporea, governato dall’ipotalamo, per mantenere, indipendentemente dal clima esterno, una temperatura interna costante sui 37°C. Questo processo è detto di termoregolazione. Se dunque fa freddo, l’organismo produce calore attraverso il metabolismo dell’energia proveniente dall’attività muscolare e dall’alimentazione, mentre se fa caldo, esso disperde il calore con la sudorazione e la minzione.
Se gli sbalzi di temperatura sono bruschi e ripetuti, però, questo complesso meccanismo di regolazione termica, che coinvolge i sistemi cardiocircolatorio, polmonare, nervoso e ormonale, fa fatica ad adattarsi: il corpo non ha il tempo necessario per prepararsi alla nuova condizione. I bambini, gli anziani e le persone che presentano patologie croniche sono più a rischio di malattia: raffreddore, influenza, mal di testa, mal di gola, disturbi dell’apparato respiratorio.
Sbalzi di temperatura, come comportarsi?
Se l’alternanza caldo-freddo è continua, è bene vestirsi a strati: l’abbigliamento cosiddetto “a cipolla” consente infatti di spogliarsi o coprirsi facilmente a seconda della temperatura dell’ambiente in cui ci si trova. È il più classico dei consigli della nonna, ma è sempre valido.
Un maglione con una t-shirt indossata sotto lo strato di lana, una giacca leggera sotto il piumino, una sciarpa, un cappello e dei guanti sono gli elementi che in inverno consentono di non farsi mai trovare impreparati. È importante, però, anche cercare di ridurre, ove si può, lo sbalzo termico: in casa e se possibile sul posto di lavoro sarebbe corretto cercare di mantenere la temperatura equilibrata. Restare in t-shirt quando fuori ci sono 10 gradi può essere divertente ma non è sano.
Meglio mantenere una temperatura che si aggiri sui 18-19 gradi e indossare magari un maglione. Anche il tasso di umidità negli ambienti dovrebbe aggirarsi intorno al 40-50%. Il giusto ritmo veglia-sonno aiuta inoltre il corpo a mantenersi più sano e resistente agli attacchi esterni. Dormire un adeguato numero di ore per notte è fondamentale per non trovarsi indeboliti di fronte a situazioni fisicamente stressanti come gli sbalzi di temperatura.
Se il tempo è ballerino, inoltre, per evitare di ammalarsi non bisogna trascurare l’alimentazione e il costante esercizio fisico ed è importante evitare di sottoporre l’organismo a cambiamenti troppo traumatici. Mangiare in maniera equilibrata, senza eccessi e senza saltare i pasti, e fare del movimento, magari rinunciando all’ascensore, facendo passeggiate o utilizzando la bici per spostarsi, sono elementi che rendono il corpo più forte e adattabile anche in caso di cambiamenti climatici o di temperatura.