Da cinque anni soffro di extrasistoli, le ho avvertite con molta frequenza nei periodi in cui ho sofferto di attacchi di panico nati per lo più dopo la morte di mio padre, deceduto per infarto. Ho fatto perciò una serie di accertamenti, a partire dagli esami del
Sangue (tutti negativi); per arrivare poi a rivolgermi ad un cardiologo. Ho fatto ripetutamente vari elettrocardiogrammi e anche l'eco doppler. L'unica cosa riscontrata è un leggero prolasso mitralico. Io però continuo ad avere parecchie extrasistoli concentrate soprattutto in momenti di distensione come la sera mentre mi sdraio e riposo. Noto di avvertirle ancor di più quando mi distendo sul fianco sinistro oppure quando in momenti di stress sento lo
Stomaco tirarsi e andare in tensione. Fumo 30 sigarette al giorno non bevo alcolici non abuso di caffè. Cammino spesso e faccio molto movimento molti chilometri, senza peraltro avvertire 1 o al massimo 2 extrasistoli a fine sforzo e comunque raramente. Mi erano scomparse completamente nel periodo in cui venivo curato per attacchi di panico. Ora che sto bene e che controllo questi miei attacchi di panico peraltro spariti e perciò interrotta la cura farmacologica mi sono ricomparse le extrasistoli e concentrate però in momenti serali della durata media di 2,3 ore e di frequenza 14-19 al minuto per poi sparire fino alla sera sucessiva. Ho preso farmaci antiaritmici come sotalex solamente quando proprio non le tolleravo più e mi mettevano in una condizione di forte
Ansia. Ma il mio cuore a lungo andare...... premesso che dovrò certamente smettere di fumare potrà risentire di queste extrasistoli e indebolirsi?..... e dovrò prendere sempre farmaci ansiolitici o betabloccanti per eliminare questo intollerabile fastidio? Insomma al di là degli anni che passano potrò tornare quello di un tempo?