Gentile sig.ra, il fattore determinante nel decidere se sottoporsi all'intervento o meno è quanto il prolasso incide sulla sua qualità di vita e questo, naturalmente, dipende dallo stadio del prolasso, che lei non mi indica nella sua domanda. Considerando la sua giovane età, evitare l'intervento dovrebbe essere primario. Per quanto riguarda la sua precisa domanda, ovvero se la ginnastica del pavimento pelvico serva effettivamenta qualcosa, le posso ripondere si e no. No perchè la ginnastica difficilmente riduce il grado di un prolasso. Si perchè contribuisce, rinforzando il pavimento pelvico, riduce il rischio di una progressione del prolasso verso stadi più elevati. In definitiva, se il prolasso è di basso stadio (ovvero entro il secondo stadio), non le causa eccessivi sintomi (in genere rappresentati da senzazione di ingombro vulvare, difficoltà a svuotare la vescica, stipsi e urgenza urinara accompagnata o meno da incontinenza da urgenza) continui a fare ginnastica sapendo che il grado di prolasso che ha adesso non si ridurrà ma probabilmente non aumenterà. Se invece il prolass è ad uno stadio superiore, o le causa notevole sintomatologia che riduce la qualità della sua vita, prenda in considerazione l'intervento.