Cara Angela, certo che ci sono soluzioni. Per prima cosa bisogna valutare l'entità e la frequenza delle perdite. In caso di sintomatologia lieve o moderata e sicuramente come primo approccio si può ricorrere a sedute di riabilitazione del pavimento pelvico che mira a rinforzare i muscoli pelvici tramite esercizi fisici, elettrostimolazione e biofeedback (ovvero tecniche che mirano a far riprendere "coscienza" dei muscoli pelvici). Questa terapia ha il vantaggio di non essere assolutamente invasiva e di avere risultati buoni specialmente nelle pazienti giovani. L'unico svantaggio è che necessita di tempo...Sono infatti necessarie tre sedute settimanali per almeno 6 mesi per avere risultati apprezzabili e duraturi, ma sicuramente è la prima scelta. La terapia farmacologica non si è dimostrata efficace. Se la terapia fisica non ha effetto si deve ricorrere all'intervento chirurgico. L'intervento è minimamente invasivo e consiste nel posizionamento di una benderella in materiale sintetico al di sotto dell'uretra attraverso una piccola incisione (circa 1,5 cm) in vagina. A seconda delle tecniche la benderella viene fatta passare dietro l'osso pubico e fuoriuscire sopra il monte di venere, all'intero di due "buchi dell'osso pelvico (forami otturatori) con fuoriuscita del nastro a livello della radice delle cosce o addirittura (con le benderelle miniinvasive) non uscire affatto. Naturalmente il nastro viene tagliato e a seconda della tecnica avrai due punticini al di sopra del monte di venere, due punticini all'interno delle cosce o nessun punticino. I primi due approcci hanno risultati ottimi (tra l'85% ed il 95% di guarigioni) con scarsissimi rischi (lesioni vescicali per la prima, dolore alla radice delle cosce il secondo), mentre le benderelle miniinvasive (o minisling) hanno risultati lievemente peggiori (60-80%), ma rischi ancora più contenuti. In ultima analisi, nel caso tu volessi ancora gravidanze, si può "tamponare" la situazione con infiltrazioni all'interno dell'uretra, con risultati lievemente inferiori (50-70% di successo), ma rischi assenti e senza controindicazioni per future gravidanze.