Le sue considerazioni sono senz’altro corrette ed esprimono la reale difficoltà nel fornire consigli adeguati per risolvere la sua situazione. Peraltro, il centro presso il quale ha effettuato le precedenti procedure di ablazione è senz’altro qualificato e sembrerebbe logico consultarsi con i suoi specialisti per affrontare ulteriori possibili strategie. Va detto altresì che 2 episodi negli ultimi 7 anni non renderebbero indispensabile procedere con terapie interventistiche, mentre al contrario potrebbero fare considerare o l’assenza di terapia o tuttalpiù l’instaurazione di una profilassi farmacologia. A questo punto però bisognerebbe capire meglio da quali effetti proaritmici lei è stato colpito e soprattutto con quale dei vari farmaci disponibili. In conclusione, una scelta mirata può essere fatta solo conoscendo tutti i dettagli della sua storia pregressa ed attraverso colloqui ripetuti con lei per decidere insieme quale strategia ha il migliore rapporto costo/beneficio. Penso che lei dovrebbe affrontare queste problematiche con il suo cardiologo di fiducia, che potrà quindi consigliarle anche il centro cui fare riferimento.