Che cos’è la chikungunya
La chikungunya (CHIK) è una malattia virale acuta caratterizzata da febbre alta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette. Il termine chikungunya significa "ciò che curva" o "contorce" e fu impiegato a causa delle limitazioni articolari dovute alle importanti artralgie che caratterizzano la malattia.
L'agente eziologico è il virus chikungunya, della famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus. È trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, come Aedes aegypti (la stessa che trasmette la febbre gialla e la dengue) ed è presente soprattutto in zone rurali. Un altro importante vettore è Aedes albopictus, comunemente chiamata zanzara tigre, che è anche presente nei centri abitati del nostro paese.
Il Virus si trova principalmente in Africa, nelle isole dell'Oceano Indiano e nel Sud Est asiatico, fino alle Filippine e all'Indonesia. La prima epidemia di chikungunya nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania. A partire dagli anni Cinquanta, varie epidemie si sono verificate in Asia e in Africa. In Europa, nell'agosto 2007 sono stati notificati i primi casi in Emilia Romagna.
Sintomi della chikungunya
Nella prima fase, che dura dai 6 ai 10 giorni, la chikungunya si manifesta con una sintomatologia influenzale che include febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto artralgie, dolori articolari tanto forti da limitare i movimenti dei pazienti.
La seconda fase - di 2 o 3 giorni - è caratterizzata dalla comparsa di un esantema maculopapulare pruriginoso su tutto il corpo e dalla ricomparsa della febbre. Il periodo di incubazione dura 3-12 giorni.
Sviluppo e complicanze
La febbre si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi.
Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (ma non in modo così grave come nella Dengue: possono comparire petecchie, ma mai importanti sanguinamenti) o neurologica, soprattutto nei bambini. Raramente possono aversi miocardite e scompenso cardiaco acuto.
In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale (0,4% dei casi), ma la mortalità aumenta nei bambini con meno di un anno di età (2,8%) e nei soggetti anziani con altre patologie in corso.
Terapia e prevenzione
La terapia della malattia è sintomatica e si basa sul controllo della febbre e delle artralgie.
La prevenzione consiste innanzitutto dell’impedire o ridurre al minimo le punture delle zanzare. Ecco alcuni precauzioni generali per chi si reca in zone:
- Proteggersi con reti alle finestre o zanzariere nelle stanze in cui si soggiorna (meglio se impregnate con insetticidi) anche se che alcune zanzare vettori di questa malattia non sono attive solo al buio, nelle ore serali, ma anche durante il giorno;
- preferire vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe, pantaloni lunghi ecc) di colore chiaro, perché i colori scuri attraggono le zanzare;
- usare insetticidi per ambienti e repellenti sulle parti del corpo scoperte.