Che cos’è la pollinosi
La pollinosi è una malattia allergica stagionale, ossia presente nel periodo dell’anno in cui la fioritura delle piante riversa il granulo pollinico nell’aria.
Le allergie respiratorie rappresentano la forma più diffusa di allergie in Europa e nel mondo. In Europa, il fenomeno è in aumento e, anche a causa del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico, non è più soltanto stagionale né limitata a specifici ambienti.
Le cause e i sintomi della pollinosi
Numerose piante nel periodo dell’impollinazione liberano pollini capaci di essere trasportati dal vento per diversi chilometri dalla sorgente causando nelle persone sensibilizzate i tipici sintomi dell’allergia: congiuntivite, rinite, respiro sibilante e, nei casi più gravi, asma con tosse, difficoltà di respiro e broncospasmo.
Le pollinosi hanno un decorso stagionale; in base al periodo dell’anno in cui fioriscono alcuni alberi, arbusti ed erbe e compaiono i sintomi, si possono distinguere tre forme di pollinosi:
- Allergie precoci o pre-primaverili dovute a sensibilizzazione a piante arboree come Cupressaceae, Betulaceae, Corylaceae.
- Allergie primaverili o primaverili-estive dovute a sensibilizzazioni a Graminaceae, Parietaria, Oleaceae.
- Allergie estivo-autunnali, più rare dovute a sensibilizzazioni a Compositae, Ambrosia.
Le allergie crociate e la Sindrome Allergica Orale
I soggetti allergici ai Pollini possono presentare anche quella che va sotto il nome di “Sindrome Allergica Orale” (SAO), un’allergia che si manifesta con prurito e gonfiore alle labbra e in bocca, con disturbi della deglutizione e senso di costrizione alla faringe dopo avere mangiato o essere entrati in contatto con alcuni tipi di frutta e verdura che presentano allergeni in comune con i pollini. Si parla in questo caso di allergie crociate o di cross-reattività.
Le crociature più comuni sono:
- parietaria con basilico, melone, ciliegia, pisello, gelsi;
- graminacee con pomodoro, kiwi, agrumi, melone, anguria, pesca, albicocca, arachidi;
- betulacee e corilacee con mela, pera, pesca, albicocca, ciliegia, noce, nocciola, fragola, finocchio, carota, prezzemolo;
- composite con carota, finocchio, sedano, prezzemolo, banana, castagna, cicoria.
Che cosa fare in caso di Allergia ai pollini
In presenza di sintomi che possano far sospettare un’allergia respiratoria è opportuno rivolgersi al medico per la formulazione della Diagnosi e l’identificazione dell’allergene (o degli allergeni) a cui si è sensibilizzati, e per stabilire un corretto programma preventivo-terapeutico.
Le spore dei pollini possono essere trasportate dal vento anche a grande distanza per cui esistono degli accorgimenti per limitare l’esposizione dei soggetti allergici. Nel periodo dell’anno in cui avviene la fioritura delle piante, a scopo preventivo sono inoltre consigliabili brevi soggiorni in clima marino dove la concentrazione atmosferica dei pollini è relativamente bassa.
Diagnosi di pollinosi
Per potere formulare una diagnosi di allergia ai pollini è necessario sottoporsi a test cutanei e dosaggio delle IgE circolanti.
I test cutanei (prick test) pongono una goccia di estratto pollinico a contatto della cute dove la comparsa del caratteristico pomfo circondata da un’area di rossore indica una risposta positiva.
I test “in vitro”, invece, consentono di individuare nel siero del paziente gli anticorpi (IgE) specifici responsabili della malattia.
Nei pazienti con sospetto di asma bronchiale è importante una valutazione della funzionalità respiratoria e un monitoraggio della funzione ventilatoria nei luoghi abitualmente frequentati attraverso un misuratore di picco di flusso espiratorio.
Terapia per la pollinosi
La terapia dell’allergia ai pollini prevede l'impiego di farmaci per uso locale o sistemico. Antistaminici per la rinite e la congiuntivite, broncodilatatori per l’asma e cortisonici. L’immunoterapia specifica, il cosiddetto vaccino, consiste nella somministrazione controllata di dosi progressivamente crescenti di estratti pollinici iniziata prima del periodo di fioritura.
Il calendario pollinico e il bollettino dei pollini
In Italia la stagione di produzione dei pollini comprende nella massima parte i mesi da marzo a ottobre, con un'alternanza nella presenza dei diversi pollini.
Poiché l'allergia ai pollini ha un andamento stagionale e poiché ogni pianta ha il suo periodo di produzione, il calendario pollinico e il bollettino dei pollini possono aiutare i soggetti allergici che già conoscono l'allergene che scatena le crisi a evitare quanto più è possibile l'esposizione all'agente allergico.
Fonti: