È allarme tra gli endocrinologi italiani per i numerosi casi di pubertà precoce registrati nel 2020, durante il periodo di pandemia da Covid-19. Uno studio mette in guardia i genitori sulla possibile correlazione tra lockdown e il rischio di maturazione sessuale anticipata prima degli otto anni, registrata sia nelle femmine che nei maschi.
Pubertà precoce: cosa significa?
La pubertà indica il periodo in cui una persona raggiunge la maturazione sessuale. Generalmente, questo periodo comincia tra i 9 e i 13 anni di età, a seconda del sesso del bambino e delle sue caratteristiche genetiche.
Quando però il corpo inizia a trasformarsi in adulto troppo presto, con un'accelerazione dello sviluppo dei caratteri sessuali prima degli 8 anni nelle femmine e prima dei 9 nei maschi, si parla di pubertà precoce.
L’effetto di questo processo comporta che i bambini crescono più velocemente in altezza (ma poi il picco si esaurisce e da adulti hanno una statura inferiore alla media) con la comparsa anticipata di peli pubici e anche del ciclo mestruale.
I casi di pubertà: lo studio dell'Ospedale Bambin Gesù
La possibile correlazione tra il periodo di lockdown e l’aumento di pubertà precoce nei bambini è il frutto di un primo studio condotto dagli specialisti del reparto di Endocrinologia dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, e pubblicato sull’ "Italian Journal of Pediatrics”.
Secondo i dati analizzati nel 2020, durante il periodo marzo-settembre sono stati 224 i casi di pubertà precoce, contro i soli 93 dell'anno precedente. Per la precisione, nel 2019, l'età media si è attestata per le bambine a 7,51 anni e a 7,97 nei maschi, mentre nel 2020 l'età media è stata di 7,33 anni nelle bambine e di 8,14 nei maschi. Questo problema, che di fatto rientra tra le malattie rare, riguarda una maturazione sessuale che inizia ben prima della preadolescenza, con un'incidenza di 1-6 bambini su 1000.
L’ipotesi avanzata dagli esperti è che il lungo periodo di lockdown al quale sono stati sottoposti i bambini abbia influenzato il normale timing di crescita e attivato dei meccanismi ormonali con conseguenze sul sistema neuroendocrino.
In particolare, a causare il fenomeno della pubertà precoce sarebbe stata la combinazione di questi fattori:
- modifiche dello stile di vita, con una drastica riduzione dell’attività fisica a favore della sedentarietà;
- cambio delle abitudini culinarie con una maggior trascuratezza della sana alimentazione e accumulo di adiposità;
- l'uso prolungato di pc, smartphone e tablet, diventato indispensabile sia per esigenze didattiche che per scopi ludici;
- cambi di umore e traumi psicologici dovuti alla situazione pandemica, che l'organismo può aver somatizzato con un'accelerazione della maturazione sessuale.
Seguirà una seconda fase di ricerca (già avviata) che estende l’indagine anche ai Centri di Endocrinologia pediatrica di Genova, Cagliari e Napoli, con l'obiettivo di accertare le cause di questo fenomeno.
Quali sono i segnali della pubertà precoce?
I segni di uno sviluppo precoce del bambino possono essere notati direttamente dai genitori e validati da una visita pediatrica. In particolare, bisogna stare attenti ad osservare:
- la velocità di progressione dei segnali clinici dello sviluppo puberale;
- un eventuale aumento di peso ponderale;
- l’andamento di crescita in altezza ogni anno, che risulterà eccessivo nella pubertà precoce;
- la presenza di pregressi casi di pubertà precoce in famiglia.
I consigli per gestire i figli con pubertà precoce
- Per prima cosa, è importante non scambiarli per adulti, infatti anche se precocemente cresciuti i bambini restano bambini con una maturità commisurata alla loro età;
- Mantenere sempre un equilibrio tra divieti e concessioni, impostando poche ma chiare regole;
- Costruire con loro un dialogo diretto, dove ascoltare è più importante che dare indicazioni;
- Non giudicare le sue inclinazioni e invogliarlo alla sperimentazione di sé;
- Evitare di essere troppo protettivi e lasciare che si confrontino da soli con i loro pari.
I genitori che hanno bisogno di ulteriori consigli possono richiedere un consulto su Paginemediche e parlare direttamente con un medico via chat.