Il 12 novembre è in programma la Giornata Mondiale contro la Polmonite (World Pneumonia Day), un’occasione per mantenere alta l’attenzione su questa forma di infezione respiratoria acuta.
Giornata mondiale contro la polmonite: la malattia killer dei bambini
Nell’aprile del 2014 il noto attore e regista britannico Bob Hoskins è morto a seguito di un attacco di polmonite. Aveva 71 anni. Non stiamo parlando di un caso isolato, né – soprattutto – ascrivibile all’età avanzata: ogni anno, infatti, la polmonite uccide oltre un milione di bambini. Da qui nasce l’importanza di un appuntamento come la Giornata Mondiale contro la Polmonite.
“La polmonite è la principale malattia killer dei bambini sotto i 5 anni, a livello mondiale” riporta l’Unicef sul proprio sito. “Miete il 18% delle circa 6,9 milioni di vittime infantili che ogni anno muoiono per malattie curabili e cause prevenibili. Ogni 25 secondi un bambino muore di polmonite: circa 3.400 decessi al giorno, 1,3 milioni l’anno”. Dunque, l’impatto della polmonite sulla salute dei bambini è un problema che non può, e non deve essere, sottovalutato.
Giornata Mondiale contro la polmonite: a rischio le popolazioni più povere
A livello mondiale la copertura contro la polmonite è pari all’85%, ma le fasce più povere sono quelle meno protette. Bisogna considerare, infatti, che le condizioni di vita complesse in ambienti tanto sovraffollati quanto insalubri, l’utilizzo di stufe inquinanti nonché l’assenza di nozioni su come tutelarsi dalla polmonite incrementano la vulnerabilità delle persone più sofferenti. Lavarsi con regolarità le mani con acqua e sapone è una pratica in grado di ridurre l’incidenza della polmonite del 23%, ma tutt’ora poco diffusa in tanti Paesi in via di sviluppo.
“La povertà rappresenta il fattore di rischio più importante e le morti sono più alte nelle comunità rurali” spiega l’Unicef. “L’inquinamento dell’aria domestica è una delle cause fondanti che provocano la polmonite, tant’è che i bambini di famiglie che usano combustibili solidi come il legno, il letame oppure il carbone per la cottura e il riscaldamento sono ad alto rischio. E ancora, i bambini poveri hanno meno possibilità di essere vaccinati contro morbillo e pertosse, alcune delle principali cause della patologia”.
Che cos’è la polmonite: informazioni utili in vista della Giornata Mondiale contro la Polmonite
Provocata da numerosi agenti infettivi (virus, batteri, funghi), la malattia colpisce i polmoni, causando il riempimento attraverso pus e fluidi degli alveoli polmonari, ovvero le sacche di dimensioni ridotte che, in un soggetto sano, si riempiono di aria ad ogni respiro. Si tratta di una vera e propria disfunzione, che riduce la quantità di ossigeno che, entrando nell’organismo, rende la respirazione difficoltosa.
In merito al contagio, va detto che la trasmissione di virus e batteri può avvenire semplicemente per via aerea, in particolar modo a seguito di colpi di tosse e starnuti e in particolari ambienti (come abbiamo visto). Decisamente meno frequente è che la trasmissione avvenga per via sanguigna.
Prevenire e curare la polmonite
Prevenzione e cura della polmonite non sono un’utopia. Bisogna fare di tutto per ottenere diagnosi precoci e terapie adeguate. È possibile intervenire in modo tempestivo, infatti, grazie a farmaci e misure di profilassi a costo ridotto. Vaccinazione, antibiotici, pulizia degli ambienti domestici, lavaggio assiduo delle mani con sapone, alimentazione adeguata possono contribuire a ridurre l’incidenza della polmonite.