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Non è mai troppo tardi per curare la BPCO

Non è mai troppo tardi per curare la BPCO

È la quarta causa di morte nel mondo, eppure molti ancora non conoscono la BPCO e non sanno di soffrirne.
In questo articolo:

BPCO, una malattia largamente diffusa

"Non è mai troppo tardi" è lo slogan della Giornata Mondiale dedicata alla BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), una malattia che rappresenta la più comune causa di insufficienza respiratoria e che colpisce spesso persone giovani. 

Non sono aggiornati i dati relativi alla diffusione della BPCO in Italia ma l'Organizzazione Mondiale della Sanità rileva che questa malattia è la quarta causa di morte nel mondo. Nel 2002 il Global Burden of Disease Study, ha stimato che la BPCO è stata responsabile di 2,75 milioni di morti.

Francesco Blasi, professore ordinario di Malattie Respiratorie dell'Università degli Studi di Milano, intervenuto recentemente alla presentazione di un nuovo farmaco contro la BPCO – un doppio Broncodilatatore che permette al paziente di fare una maggior attività fisica, con un 21% di miglioramento della tolleranza all’esercizio - ha spiegato che la malattia colpisce spesso persone giovani (fino al 10% degli over 40 è un paziente BPCO) che scelgono di restare confinate a casa a causa dei gravi problemi di dispnea con cui devono fare i conti. 

Come si diagnostica la BPCO

I medici concordano: il paziente arriva dal medico spesso quando la malattia è già ampiamente cronicizzata. Ma, come recita lo slogan della Giornata Mondiale BPCO, che si celebra il 18 novembre, non è mai troppo tardi e c'è sempre tempo e modo per migliorare la propria salute. 

Diagnosticare la BPCO è semplice: basta fare una Spirometria, un esame del respiro indolore e rapido che misura la quantità di aria che una persona può espirare e in quanto tempo lo fa.

Marc Decramer, presidente del Consiglio di amministrazione della Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD), che organizza la Giornata Mondiale, spiega che troppo spesso le persone, soprattutto i fumatori, convivono con tosse, affanno, catarro pensando che siano sintomi legati all'invecchiamento o al fumo di sigaretta. Anche se la BPCO è una patologia cronica che non può essere sconfitta, è importante non sottovalutare mai i sintomi e sottoporsi ad un controllo medico.

La diagnosi e le terapie ad hoc consentono di migliorare notevolmente il respiro e la qualità della vita, a qualsiasi stadio della malattia. È infatti possibile rallentare o addirittura bloccare lo sviluppo della BPCO riducendo l'esposizione ai fattori di rischio, come inquinamento atmosferico, esposizione alle polveri sottili, ma soprattutto smettendo di fumare.

"Per le persone che fumano, la strategia più efficace per prevenire la BPCO o rallentare la sua progressione è di smettere di fumare," spiega Claus Vogelmeier, presidente del Comitato Scientifico GOLD. "Non è mai troppo tardi per smettere di fumare."

Ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2019
3 minuti di lettura

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