La pianta, dal fusto eretto e ramificato con foglie di un bel color verde, scientificamente definita Daucus Carota, è di una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere perché fatta a grandi ombrelle di forma globulare; essa produce uno dei più comuni ortaggi, la carota, il cui nome è di chiara derivazione dal greco karotòn.
Non se ne conosce con esattezza l’origine, localizzata da alcuni studiosi in Estremo Oriente ed in zona mediterranea da altri, secondo i quali l’attuale varietà deriverebbe dall’incrocio di ombrellifere spontanee del genere Daucus: Daucus Carota L. var. typicus e Daucus Carota var. maximus.
Fra tanti dati ancora incerti, un dato tuttavia sembra ormai acclarato: in tempi antichi, sia i Greci che i Romani, conoscevano già le carote, apprezzandole non per l’uso alimentare ma per le loro proprietà medicinali. Le carote prodotte in tempi più o meno remoti però erano alquanto diverse da quelle odierne: erano infatti di piccole dimensione e di colore rosso o giallo o viola; le prime colture vere e proprie cominciarono a diffondersi in Italia a partire dal 1700 e solo nel 1800 alcuni botanici ed orticoltori olandesi, attraverso una serie di incroci, selezionarono e produssero carote delle dimensioni che vediamo oggi e del colore giallo, in onore della famiglia reale olandese: gli Orange.
Gli esperimenti intesi al miglioramento del prodotto non sono però ancora finiti, essendo in fase di sviluppo nuove varietà di color viola, contenenti un elevato numero di antociani, ed in fondo, a ben pensarci, una delle prime carote conosciute al mondo era proprio la carota nera di provenienza afgana, il cui color nero era dato proprio dagli antociani, i medesimi pigmenti idrosolubili appartenenti alla famiglia dei flavonidi, presenti anche nei mirtilli, nell’uva rossa, nelle melanzane, in ciliegie, amarene, more, arance sanguinelle ed in tanti altri alimenti ancora, noti per i loro impieghi in medicina per via del loro valore antiossidante ed antiradicalico.
Il discorso diventa di maggior importanza se si pensa che le industrie sia della cosmetica, sia farmaceutica sia alimentare tendono a sostituire coloranti ed antiossidanti di origine chimica, talvolta sospettati di essere tossici, con prodotti naturali non inquinanti ed assolutamente non nocivi per la salute. Negli ultimi tempi inoltre si è affermata la tendenza a produrre 'carote baby', connotate da forma e colore delle normali carote, ma molto più piccole di dimensioni, offerte in vendita per lo più in negozi specializzati.
Oggi, allo stato spontaneo, e spesso come erba infestante, le piante di carota si trovano diffuse in Europa, in Asia, Nord Africa ed in tutte le zone temperate del nostro pianeta. L’Italia è probabilmente l’unica nazione a produrre carote per tutto l’anno, specialmente in Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Abruzzo e Sicilia.
Nel linguaggio comune tuttavia, più che alla pianta si è soliti riferirsi alla radice fittonante, la carota per l’appunto, detta anche fittone o pastenàca, come la chiamano i contadini campani, della forma di un cono rovesciato, di color bianco nelle varietà ad uso foraggiero, di color giallo, dato da cristalli di caroteni nei cromoplasti delle cellule pachimetriche, nelle varietà da ortaggio ad uso e consumo umano.
Le proprietà nutritive delle carote
Normalmente le carote sono offerte in vendita senza foglia, in busta o in vaschette ermeticamente chiuse, con l’eccezione della zona di Latina, ove si vendono a mazzi dopo essere state raccolte con le foglie, ottime peraltro nei minestroni, consuetudine che per fortuna va prendendo piede anche altrove. Nutrizionalmente parlando, esse contengono:
- Vitamine B, C, PP, D, E, sono oltremodo ricche di betacarotene, la Provitamina A, che dalle carote appunto prende il nome e che nel nostro organismo si trasforma in Vitamina A attiva ed infine di flavonidi in buona quantità;
- abbondano altresì gli zuccheri semplici di rapida assimilazione quali il fruttosio, il levulosio, il glucosio, il destrosio;
- sono una miniera di sali minerali come ferro, calcio, fosforo, magnesio, potassio, sodio manganese, cobalto, rame, bromo, arsenico, zolfo, cloro, fluoro, iodio, zinco;
- vi sono presenti altresì le fibre come la cellulosa e la pectina;
- le proteine in ragione dell’1,2%;
- la carotina come olio essenziale;
- ed altri componenti come la docarina, la daucina, l’asparagina e gli acidi organici.
Ed ecco, per concretezza di lettura, la tabella dei Valori Nutrizionali, considerati per campione di 100 grammi di prodotto. La tabella è tratta dall'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione - INRAN.
Carota cruda | Carota cotta | ||
Parte edibile | % | 95 | 100 |
g | 91.6 | 79.7 | |
g | 11 | 2.6 | |
g | 0.2 | 0.5 | |
mg | - | - | |
g | 7.6 | 18.3 | |
g | - | - | |
g | 7.6 | 18.3 | |
g | 3.1 | 3.1 | |
g | 0.41 | 1.45 | |
g | 2.7 | 1.64 | |
g | - | - | |
kcal | 35 | - | |
kj | 147 | - | |
mg | 95 | - | |
mg | 220 | - | |
mg | 0.7 | - | |
mg | 44 | - | |
mg | 37 | - | |
mg | 11 | - | |
mg | 2.92 | - | |
mg | 0.19 | - | |
µg | 1 | - | |
mg | 0.04 | - | |
mg | 0.04 | - | |
mg | 0.7 | - | |
µg | 1148* | - | |
mg | 4 | 2 | |
mg | - | - |
Usi e consumi delle carote
Che abbondanza di sostanze e di elementi! Per giovarsi dell’insieme dei quali in tutta la loro interezza, è bene consumare il prodotto crudo e fresco poiché in fase di cottura cala il livello della Vitamina C in particolare, che si riduce fino a dimezzarsi. Diverso invece e più articolato è il discorso per quanto attiene al beta-carotene: è liposolubile, per cui se ne favorisce tutto l’assorbimento consumando carote crude, opportunamente condite da un semplice filo di
L’uso culinario delle carote inoltre è ormai molto diffuso nella cucina di varie popolazioni ed il loro sapore, fra il dolce e il salato, ben si presta a svariate preparazioni e ricette. Ed è proprio in fase di cottura in una qualsiasi delle varie modalità - a vapore, lessate, al forno, stufate - purché in cotture brevi ed a basse temperature, che le carote evidenziano una bella sorpresa: i beta-caroteni non solo non calano di livelli ma, essendo moderatamente termoresistenti diventano anche più assorbibili da tessuti ammorbiditi ed inoltre, essendo, come già detto, anche liposolubili, non si disperdono nell’acqua di cottura.
Anzi il discorso si estende anche ad altri nutrienti: essendo infatti le pareti cellulari delle carote alquanto dure, una cottura anche molto breve, non solo le rende più digeribili, ma soprattutto incrementa la disponibilità dei Nutrienti vari in esse contenuti. Ben venga dunque un piattino di carote cotte al vapore o lessate in acqua con po’ di aceto bianco che ne assicuri 'la tenuta', condite da un filo di olio extravergine di oliva e da qualche fogliolina di menta, da consumarsi come pietanza a sé o da contorno alle più svariate preparazioni.
Questo non è che il modo più semplice ed immediato per cucinare le carote, che trovano mille altre applicazioni nelle zuppe di verdure, nelle preparazioni a base di cereali o di legumi o anche in salse varie e ragù; uno per tutti: il sugo alla bolognese, il condimento unico e sublime per l’omonima lasagna, meglio se verde! Se le calorie debordano un po' nella conta, sarà il caso di correre al recupero nell’immediato futuro, dopo la degustazione di questa autentica leccornia.
Ed ultimo, ma non per importanza, il succo di carota! Lo si prepara come un normale centrifugato di verdura: gradevolissimo al palato ma utile anche a correggere il gusto di altri succhi di verdure più amarognoli: è salutare e di grande efficacia terapeutica. È appena il caso di precisare che tale bevanda va consumata al momento della preparazione, essendo i processi di ossidazione molto rapidi anche in frigorifero. L’unica accortezza da avere, preparando questi ortaggi, è di non sbucciarli mai, per non buttar via con la buccia anche i betacaroteni, ma di pulirli bene con l’apposito spazzolino, in modo da eliminare solo i residui di terra, lavandoli successivamente in acqua corrente.
I benefici delle carote per l'organismo
I benefici che vengono da un consumo costante del QB previsto nella
Pertanto, un consumo regolare di carote:
- rimineralizza e tonifica l’organismo;
- svolge un'azione depurativa e rinfrescante negli stati di intossicazione e nella calcolosi;
- i carotenoidi nella loro azione antiossidante proteggono le membrane cellulari dai processi degenerativi ed inoltre gli stessi carotenoidi rinforzano le difese immunitarie stimolando la produzione dei linfociti T, globuli bianchi piccoli ma di notevole ruolo nei meccanismi di difesa dell’organismo;
- aiuta la regolazione delle funzioni intestinali;
- aiuta a prevenire l’invecchiamento della pelle;
- facilita la secrezione del latte nelle puerpere;
- aiuta a tonificare il fegato;
- aiuta a regolarizzare le alterazioni metaboliche come iperglicemia, ipercolesterolomia ed iperuricemia, vale a dire l’eccesso di zuccheri, di colesterolo e di acido urico nel sangue;
- facilita la diuresi grazie alle proprietà diuretiche dell’asparagina e della daucina;
- svolge azione antianemica in quanto favorisce l’aumento dei globuli rossi ed aiuta ad innalzare l’emoglobina, la proteina contenente ferro, a cui è dovuto il colore rosso del sangue;
- il consumo di carote infine è di valido aiuto in caso di problemi agli occhi come la cataratta ed altre malattie, aiuta a prevenirne l’invecchiamento e favorisce la visione crepuscolare.
E dunque?! Non ci resta che augurare un buon consumo di carote, le quali, cotte o crude, oltre ai nutrienti già espressi, connotate come sono dalla presenza di poche calorie e nel contempo da un indice di sazietà abbastanza elevato, costituiscono l’alimento ideale da consumare come spuntino o come contorno, sempre nelle linee guida della inossidabile
Ma non è solo nel quotidiano della vita familiare che vengono consumate le carote perché, sempre nel settore alimentare, a livello industriale si utilizzano la carotina, l’olio essenziale distillato dalla radice, come pure i betacaroteni da cui si estraggono i pigmenti naturali industrialmente utilizzati come coloranti. E non è solo l’industria alimentare a giovarsene ma, come prima si accennava, anche i settori farmaceutico e della cosmesi: la vitamina A ed il betacarotene, di cui le carote sono ricche, sono anche le vitamine per eccellenza della pelle. Pelle secca,
Nel campo farmaceutico dalle carote vengono estratti i principi attivi di base per la preparazione di integratori specifici: il betacarotene in particolare viene spesso assunto sotto forma di perle; di tali integratori esistono in commercio molte marche: le prescrizioni e dosaggio, affidate a personale ben competente, variano in base alle specifiche necessità. E, dulcis in fundo, la radice fresca, finemente triturata, è utilizzabile come maschera di bellezza per la nutrizione della pelle del viso.