L’estate è notoriamente un periodo in cui, aumentando gli stimoli erogeni, aumenta anche il desiderio sessuale.
Lo dimostrano le testimonianze dei soggetti che hanno partecipato al sondaggio online attraverso Clicmedicina.it in cui si evidenzia come nel 79% dei casi ci sia un effettivo incremento dello stimolo sessuale attribuibile alla bella stagione.
Tale incremento, a detta dei partecipanti è dovuto alla maggior disponibilità e propensione a parlare a lasciarsi andare e a fare nuove amicizie. Alla diminuzione dei fattori stressogeni per cui ci si sente più liberi e spensierati.
Tra i tanti fattori viene annoverata anche la stimolazione visiva data dalla predisposizione a scoprirsi e a vestirsi con abiti leggeri. Altri lo attribuiscono al caldo o a fattori puramente ormonali ed odoriferi.
Le ricerche dimostrano che l’aumento del desiderio sessuale in estate è effettivamente attribuibile a questi ed altri fattori tutti concatenati tra loro. Nello specifico, per quanto riguarda il fattore “clima” citato dal 25% dei partecipanti, l’azione del caldo nel risvegliare la sessualità va correlata a quella degli stimoli olfattivi.
Il caldo provoca infatti l’innalzamento della temperatura della pelle, tale aumentano comporta la vasodilatazione periferica e l’emanazione di ferormoni, sostanze chimiche, la cui funzione è appunto quella del richiamo sessuale. Importante è anche il ruolo giocato dall’aumento della quantità di luce nel riattivare e stimolare i centri ipotalamici deputati alla sessualità.
La luce del sole stimolando la ghiandola pineale (epifisi), da una parte accentua la produzione di serotonina, sostanza che funge da antidepressivo naturale, di conseguenza l’umore tende a risalire e ci si sente più propensi verso gli altri, dall’altra si ha una diminuzione della produzione di melatonina, l’Ormone del sonno, per cui ci si sente più carichi di energia.
Altresì, secondo recenti ricerche la luce solare stimolerebbe anche il testosterone, l’ormone che “comanda” il desiderio sessuale.
Esiste poi una piccola connessione nervosa tra sistema ottico, ipotalamo e corteccia (fascio di FREY, certamente molto più sviluppato negli animali rispetto al genere umano) che, grazie al prolungarsi della luce, riattiva e stimola i centri ipotalamici deputati alla sessualità e alla riproduzione.
La stimolazione visiva ha quindi un suo ruolo predominante
Vestiti sexy, trasparenze, corpi nudi al sole, sono un cocktail neuroendocrino esplosivo che, stimolando il sistema nervoso parasimpatico, attiva i recettori presenti nel tessuto spongioso dei corpi cavernosi del glande e del clitoride che sono notoriamente le “zone erogene” per eccellenza sia nell’uomo che nella donna.
Attenzione, però, se l’uomo generalmente viene stimolato ed attratto dalle forme sinuose, dalle anche, dal seno femminile, specie se sono parzialmente scoperte e lasciano solo intravedere, ciò che provoca invece particolarmente le donne sono i glutei.
I maschietti quindi, se vogliono essere attraenti e stimolare l’immaginazione femminile, devono stranamente lavorare molto proprio sul loro “fondoschiena”.
Ci sono poi i profumi che stimolano il desiderio sessuale
Nella bella stagione fioriscono piante il cui odore inebria l’aria e stimola gli amori. Alcuni di questi profumi si accentuano la notte per cui il nostro ipotalamo che, come già abbiamo detto ha avuto influssi positivi per il prolungarsi della luce solare, continua ad essere stimolato intensamente anche al calar del sole.
Chi di noi non è attratto dal profumo notturno delle zagare (i fiori d’arancio propiziatori appunto dei matrimoni), dei gelsomini, dei giacinti.
I fiori di ippocastano poi hanno un odore penetrante e stimolante per entrambe i sessi, perché contengono una combinazione di sostanze chimiche presenti anche nelle secrezioni seminali del maschio.
Il marchese de Sade accenna agli effetti afrodisiaci dell’aroma dei fiori di ippocastano confezionati in sacchetti odorosi ed immersi nell’acqua del bagno. Stimoli olfattivi sono dati poi dai corpi, maggiormente scoperti, che grazie all’innalzamento della temperatura aumentano la Vasodilatazione periferica e trasudano i ferormoni, vale a dire quelle sostanze volatili emanate dal corpo e percepite come “segnale chimico di comunicazione sociale tra individui della stessa specie”. Se si vuol fa colpo è necessario quindi non abusare in creme, deodoranti profumati, colonie e solari: coprirebbero quel la naturale fragranza di uomo o di donna che sono alla base dell’attrazione reciproca.
Il cattivo odore del sudore dovuto alla fermentazione dei batteri sulla pelle non va coperto, ma se ne va lavandosi bene e correttamente.
In estate il desiderio sessuale passa anche per il gusto
Abbiamo più volte ribadito che il cibo afrodisiaco può accendere il desiderio, accrescere le energie o migliorare l’atto d’amore in sé agendo in uno o più dei seguenti modi:
- Può avere un effetto specifico sulle zone erogene;
- Può eccitare o agire da irritante focalizzando l’attenzione sull’area genitale;
- Può stimolare la mente per suggestione o un simbolismo sessuale;
- Può rilassare il corpo allentando le inibizioni;
- Può risultare salutare e nutriente, essendo ricco di vitamine e minerali;
- Può prolungare la durata dell’atto d’amore.
Insomma gli afrodisiaci sono in grado di esaltare, raddolcire o ispirare lo stato d’animo e spesso creando la giusta atmosfera nel luogo di seduzione.
Le ostriche come tutti i frutti di mare, somigliano in modo suggestivo ai genitali femminili.
Sono un alimento molto sano e ricco di fosforo, zinco, rame, benefico per il corpo ed il cervello, nonché di D-Aspartato che attiva la stimolazione degli ormoni ipofisari sulle gonadi in entrambe i sessi.
Lo champagne oltre a esaltare il sapore delle ostriche, essendo spumeggiante ricorda appunto la spuma del mare da cui è nata Venere e facilita la Digestione. La debole gradazione alcolica aiuta poi gli amanti a rilassarsi ed annulla le inibizioni, le sue bollicine stimolano la fantasia.
L’azione afrodisiaca viene esaltata quando esso viene bevuto nelle classiche coppe francesi. Infatti forse non tutti sanno che esse sono state inventate da Madame de Pompadour che le aveva commissionate ad un famoso artigiano vetraio sullo stampo del suo meraviglioso seno. Bisogna infine ricordare che l’eccesso di champagne ha invece effetto contrario e depressivo, per cui sono consigliabili solo dosi moderate.
La banana poi è un potente afrodisiaco! Vi meravigliate vero? Essa, questa volta non solo per l’immaginazione evocata dalla sua forma particolare, ma soprattutto per l’alcaloide che essa contiene!
Si tratta della “Bufotenina” presente oltre che nella buccia della banana, anche in certi “Funghi Magici” e nella pelle dei rospi, tanto cari alle streghe che un tempo si diceva preparassero filtri amorosi particolari.
Ecco quindi il metodo più piacevole per sfruttare questa sostanza afrodisiaca quasi simile al famigerato Viagra:
“Disponete su di un piatto da forno le banane mature e incidete la buccia per lungo. Riempite i tagli di zucchero e fate cuocere al forno per venti minuti a fuoco moderato. Sfornate e sbucciate le banane. Raschiate la parte interna della pelle ricca appunto dell’afrodisiaco, i ritagli e filamenti ricavati verranno mescolati con il sugo di cottura e versati sulle banane. Può essere servito con crema calda e possibilmente pepe di Giamaica”.
Questa ricetta, proposta da Diana Warburton, ha il nome di “Potere Nero” … quanto mai appropriato, non è vero?
A cura del Prof. Lamberto Coppola
Andrologo - Ginecologo – Sessuologo
Direttore dei Centri Associati di Fisiopatologia della Riproduzione Umana
Tecnomed (Nardò), Casa di Cura Salus (Brindisi) e Casa di Cura Fabia Mater (Roma).
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