Il sole è una importante fonte di benessere per l’organismo ma può rappresentare un fattore di rischio e provocare danni irreversibili anche agli occhi. È pertanto fondamentale mantenere un atteggiamento responsabile in estate e seguire alcune semplici regole.
I pericoli per la vista in estate
Sono moltissimi i fattori che durante la stagione estiva minacciano la salute degli occhi: raggi UV, salsedine, sabbia, cloro, vento, sono solamente alcuni elementi – apparentemente innocui e con i quali conviviamo da sempre – dai quali tuttavia bisogna difendersi.
I raggi solari, infatti, possono essere pericolosi per gli occhi poiché, come per la pelle, ne accelerano l'invecchiamento. Il riverbero, poi, dei raggi sulle superfici riflettenti come sabbia e mare, colpiscono l'occhio in maniera molto intensa con conseguenze che vanno dalla fotosensibilizzazione fino alle lesioni oculari.
Inoltre, toccarsi gli occhi con le mani sporche, o il contatto con acque battericamente inquinate, potrebbe causare un'infiammazione oculare e perfino congiuntivite. Così come il cloro della piscina può dare problemi di irritazione agli occhi, per eventuali germi e sostanze presenti nel sudore e nelle urine.
Inoltre, anche le lacrime, che solitamente mantengono una certa idratazione, in caso di troppo caldo o di vento, tendono ad asciugarsi, causando dolore e bruciore oculare.
Le regole per difendere gli occhi in estate
Per prevenire fastidiosi disturbi oculari è opportuno seguire alcune specifiche raccomandazioni in estate:
- mai guardare direttamente il sole e limitare il più possibile l’esposizione diretta degli occhi ai raggi solari, il rischio è di causare danni irreversibili alla retina;
- evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata;
- utilizzare occhiali da sole scuri dotati di filtri a norma di legge, perché bloccano i raggi solari nocivi;
- soprattutto al mare, indossare un cappello con visiera capace di proteggere gli occhi dalle superfici riflettenti come sabbia e acqua che possono aumentare l’impatto delle radiazioni solari;
- in spiaggia, mantenere gli occhiali da sole anche all’ombra, dal momento che la luce riflessa delle superfici può essere dannosa esattamente come la luce diretta;
- anche con cielo nuvoloso proteggersi sempre con gli occhiali da sole perché i raggi UV filtrano comunque al 70% e, rispetto al sole diretto, hanno un irraggiamento più disomogeneo e fastidioso;
- in caso di disidratazione e secchezza oculare causata da una prolungata esposizione al sole, è suggerito l’utilizzo di lacrime artificiali;
- a tavola, è consigliato fare il pieno di vitamine e sali minerali, mangiando frutta e verdura, in quanto aiutano a combattere i “radicali liberi” che possono danneggiare le diverse strutture oculari e soprattutto la retina.
I danni del sole agli occhi
Nel tempo, una cattiva esposizione degli occhi al sole, può portare conseguenze preoccupanti alla vista.
Nello specifico, tra i rischi a breve termine vi sono:
- la cheratite puntata, un disturbo provocato dalla disidratazione della cornea che può manifestarsi subito dopo l'esposizione a una luce particolarmente accecante;
- la maculopatia fototraumatica, una cicatrice sulla retina nella zona maculare con perdita temporanea o permanente della visione centrale;
- la cherato-congiuntivite attinica, un’infiammazione acuta che coinvolge sia la congiuntiva sia la cornea con sintomi quali lacrimazione, dolore, gonfiore alle palpebre, sensazione di sabbia negli occhi, vista annebbiata o ridotta.
Invece, l’assorbimento delle radiazioni solari, col passare degli anni, può accelerare l’invecchiamento del cristallino e favorire la comparsa della cataratta, una malattia degli occhi considerata la principale causa di cecità trattabile nel mondo.
Qualora a seguito di esposizione al sole compaiano fastidi oculari – quali bruciore, rossore e fotofobia (intolleranza alla luce), visione offuscata, macchie scure sulla parte bianca del bulbo – è consigliabile recarsi da un oculista che stabilirà l’esatta diagnosi e terapia. Prenota direttamente dall'app Paginemediche.