Nel film “Chocolate” l’affascinante Vianne Rocher (interpretata da Juliette Binoche), appena arrivata in una cittadina della Francia decide di aprire un negozio di cioccolata dove vende confezioni incredibili. Delizie che si rivelano capaci di risvegliare gli “appetiti”, celati e repressi, degli abitanti del posto.
Il cioccolato come forma di seduzione. Ma non solo. Dal cinema alla realtà, uno studio condotto da un team di ricercatori dell’università dell’Aquila – pubblicato su Frontiers in nutrition – avvalora una tesi già sostenuta in passato: il cioccolato è in grado di agire in modo positivo sul cervello, migliorandone la memoria, l’apprendimento e le funzioni cognitive in generale. Dunque, buone notizie per chi adora il cioccolato (e addio ai sensi di colpa), ma attenzione a non esagerare.
Il cioccolato migliora l’apprendimento
I ricercatori hanno revisionato una serie di studi già esistenti su cacao e cioccolato, concentrandosi - soprattutto - su come i flavonoidi del cacao (una classe di composti naturali con effetti neuroprotettivi) influenzino le funzioni cognitive in base al tempo trascorso dopo aver mangiato cioccolato. Dall’indagine sembrerebbero essere proprio i flavonoidi, famiglia di antiossidanti, i principali responsabili del miglioramento su apprendimento e memoria; uno studio, tra quelli revisionati, ha effettivamente rilevato progressi della memoria di lavoro appena due ore dopo aver consumato 773 milligrammi di flavonoidi di cacao.
Nelle donne, poi, consumare cacao in seguito a una notte insonne aiuterebbe a combattere la minore precisione nell’esecuzione dei compiti. “Questo risultato suggerisce il potenziale dei flavonoidi del cacao nel tutelare le funzioni cognitive tra la parte di popolazione più vulnerabile, migliorando nel tempo le prestazioni mentali”, le parole di Valentina Socci e Michele Ferrara, rispettivamente autrice e coautore dello studio.
I benefici sull’apparato cardiovascolare
I ricercatori ritengono che la spiegazione di tutto ciò va ricercata nella capacità dei flavonoidi del cacao di provocare effetti benefici sull’apparato cardiovascolare. In questo senso, Socci e Ferrara hanno spiegato che “i flavonoidi del cacao hanno effetti benefici sulla salute cardiovascolare e possono aumentare il volume del sangue cerebrale nel giro dentato dell’ippocampo. Questa struttura è particolarmente colpita dall’invecchiamento e dunque rappresenta la potenziale fonte di declino della memoria legata all’età negli esseri umani”.
Ma quanto cacao e cioccolato occorre mangiare per non esagerare con calorie e zuccheri? Il consumo ideale di cioccolato è di 10/20 grammi al giorno, optando per la qualità extra fondente (70% minimo), decisamente più ricca in composti fenolici. Il cioccolato fondente, o meglio il cacao, oltre che far bene al cuore, contiene molecole antiossidanti come le catechine, che hanno la capacità di proteggere le cellule, rallentandone l’invecchiamento e agevolando (di nuovo) la prevenzione cardiovascolare.
Dall’Italia all’Australia: chi mangia cioccolato è più intelligente. A dimostrarlo è un’indagine della University of South Australia, i cui esiti sono stati pubblicati sulla rivista Appetite. Gli studiosi hanno osservato un miglioramento della memoria spazio-visuale e organizzativa e del ragionamento astratto, spiegando che “l’assunzione regolare dei flavanoidi presenti nel cacao può rallentare il declino cognitivo legato all’età”.