Il 28 giugno di ogni anno si celebra la Giornata dell’Incontinenza Urinaria, promossa dagli stessi pazienti - FINCOPP - e dal Ministero della Salute. Previsti diversi appuntamenti in tutta Italia (l’elenco completo degli eventi, suddiviso per regione, è su fincopp.org): per l’occasione, infatti, numerosi ospedali apriranno le porte ai cittadini per informare e diagnosticare gratuitamente il grave disturbo che colpisce, in Italia, 5 milioni di persone, uomini e donne, anche in giovane età.
Per le prenotazioni è attivo il numero verde 800.050415.
“Nonostante la diffusione del problema - che con ansia, depressione e isolamento legati al timore di non riuscire a controllare la vescica incide pesantemente sulla qualità della vita, sui rapporti sociali, sulla sessualità - solo una minoranza dei pazienti, vincendo imbarazzo e vergogna, si rivolge al medico”. Parole di Francesco Diomede, presidente della Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico (FINCOPP) in merito all’incontinenza urinaria, una problematica che può avere cause neurologiche ma anche risultare come la conseguenza di interventi chirurgici condotti nella zona pelvica, in prossimità della vescica. Disagio e fastidio, che spesso si manifestano con il rifiuto di sottoporre il problema a uno specialista, accomunano molte persone che soffrono di incontinenza urinaria.
“L’incontinenza urinaria può essere curata con successo attraverso la rieducazione perineale, i farmaci, le infiltrazioni locali di acido ialuronico, la nuova chirurgia mininvasiva oggi estesa anche all’uomo, pacemaker vescicali e sfinteri artificiali” riprende il presidente della FINCOPP. “Per le forme neurogene, c’è la neuromodulazione sacrale che si avvale di una sorta di pacemaker applicato sull’osso sacro”.
Che cos’è l’incontinenza urinaria
L’incontinenza urinaria consiste nell’emissione involontaria di urina e si distingue in due forme:
- incontinenza urinaria da sforzo, dove un colpo di tosse, una risata oppure il semplice sollevamento di una busta della spesa determina fughe di urina. Questa tipologia interessa maggiormente le donne ed è causata da gravidanze, parti e menopausa;
- incontinenza urinaria da urgenza (oppure sindrome della vescica iperattiva), provocata da contrazioni involontarie della vescica e contraddistinta dall’improvvisa e irrefrenabile urgenza di urinare più volte nel corso della giornata, che colpisce invece entrambi sessi senza alcuna distinzione.
Altra fattispecie è l’incontinenza urinaria di origine neurogena, legata a sclerosi multipla, Parkinson, Alzheimer, lesioni midollari da trauma (solo per fare alcuni esempi).
L’incidenza sulla quotidianità
“L’incontinenza urinaria ha un forte impatto sulla qualità della vita di chi ne soffre, con implicazioni psicologiche e fisiche superiori anche a quelle di altre patologie, come il diabete”, spiega Roberto Carone, presidente della Società Italiana di Urologia (SIU) e direttore della struttura complessa di neuro-urologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.
Imbarazzo, disagio, limiti tangibili negli spostamenti quotidiani. Sono alcune delle conseguenze dell’incontinenza urinaria sulla vita delle persone che ne soffrono. Ma è anche un problema serio per il medico. “Si tratta di una patologia multifattoriale che richiede un approccio multi-specialistico con il coinvolgimento di più figure professionali, che devono collaborare per la corretta definizione diagnostica e terapeutica”, conclude Carone.