L’ipertiroidismo è un disturbo caratterizzato dalla presenza di quantità eccessive di ormoni tiroidei (tiroxina, T4 e triiodotironina, T3). Può avere un’origine autoimmune ed è più di frequente nelle donne che negli uomini e in particolare dopo i trent’anni di età. Colpisce infatti fino al 2-3% della popolazione femminile e raggiunge una prevalenza del 4-6% nelle forme più lievi.
Con l’ipertiroidismo si può convivere, ma il disturbo va gestito e trattato in modo appropriato, anche con una alimentazione adeguata. L’eccesso di ormoni tiroidei ha infatti conseguenze sul metabolismo, portando a perdita di peso, ma anche nervosismo, alterazioni del battito cardiaco. Vediamo allora qual è la dieta più appropriata per chi soffre di ipertiroidismo.
Dieta per ipertiroidismo. Cosa mangiare?
Lo stile di vita è molto importante nella gestione dei disturbi legati alla tiroide. Se parliamo di ipertiroidismo, in particolare, ci sono alimenti che non sono considerati compatibili con la malattia. Altri, invece, sono consigliati in quanto capaci di rallentare il processo di produzione degli ormoni. Lo iodio, per esempio, influisce notevolmente sulla funzionalità della tiroide, quindi i cibi che ne contengono tanto andrebbero eliminati dalla dieta. Il regime alimentare deve essere il più possibile equilibrato e garantire un apporto importante di vitamine e sali minerali.
Sì dunque alle verdure della famiglia delle crucifere: broccoli, rucola, cavoli, cavoletti di Bruxelles, cavolfiori, ravanelli. Queste verdure, meglio se consumate crude, sembrano limitare la produzione di tiroxina. Tra le altre verdure “sì”, ci sono anche i peperoni e le carote, entrambi ricchi di vitamine. Ok anche alla frutta fresca, in particolare la pera, la pesca, la papaya e il mango.
Sì anche a ceci, fagioli, lenticchie, soia e legumi in genere. Sono ben accetti il miglio, i pinoli, i semi di lino, le arachidi: tutti alimenti utili, ancora una volta, a inibire la produzione di tiroxina. Possono aiutare il rilassamento e il sonno, spesso compromesso dalla eccessiva produzione di ormoni tiroidei, le tisane a base di melissa e valeriana.
Dieta per ipertiroidismo: gli alimenti no
Bandito dalla dieta del paziente con ipertiroidismo, lo iodio. Come anticipato, questo elemento, componente essenziale degli ormoni tiroidei, va controllato nel caso dei noduli iperfunzionanti. La fonte alimentare principale di iodio è il pesce, soprattutto i crostacei e i molluschi. Anche le alghe ne contengono buone quantità. In altri alimenti è presente in dosi molto variabili.
Si può ad esempio trovare nel latte, nelle uova, nella carne e nei cereali. È importante utilizzare poco sale ed è meglio evitare i condimenti eccessivamente saporiti. Anche gli insaccati, la carne e i formaggi troppo grassi, gli snack salati, le patatine in busta, sono da evitare. Infine, è consigliabile non consumare sostanze eccitanti, come caffè e tè, gli alcolici e alcune spezie (tra cui la cannella), anche per non interferire negativamente con la cura farmacologica prescritta dal medico.