Energizzante, antiossidante, dimagrante, afrodisiaca, antistress: è la rodiola, la pianta panacea dai mille usi. Serve a combattere la stanchezza, ma le sue proprietà sono infinite. La Rhodiola rosea fa parte della famiglia delle Crassulacee ed è una pianta che cresce spontaneamente ad alta quota. Originaria dell’Asia, cresce dalla Siberia alla Mongolia, ma viene ormai coltivata in tutto il mondo nelle zone in cui il clima è adatto. Ha un fusto lungo, foglie spesse e inflorescenze gialle.
Proprietà della rodiola
Anticamente la rodiola si utilizzava in tutte le sue parti, dalle radici ai fiori. Oggi, invece, sono soltanto le radici a interessare l’erborista: da questa parte si ricava un estratto secco che presenta tra i vari principi attivi glucosidi come la rosavina e il salidroside, acidi clorogenico e caffeico, tannini e flavonoidi.
Fra questi, è proprio il salidroside (noto anche come rodioloside o rodosina) a presentare gli effetti di maggior rilievo: sembra infatti influenzare le attività di adrenalina, serotonina e dopamina, migliorando sia le funzioni metaboliche che agendo sugli stati depressivi, senza però effetti collaterali sedativi. In sostanza, la rodiola è una pianta che agisce come adattogeno (cioè ha la capacità di migliorare la resistenza dell’organismo allo stress) e tonico, ha quindi caratteristiche simili a quelle del più famoso e utilizzato ginseng o dell’eleuterococco.
In fitoterapia, la rodiola si usa per la sua capacità di agire sul corpo e sulla mente: mentre rafforza l’organismo, stabilizza l’umore. La pianta ha effetti antiossidanti ed energizzanti che aiutano il sistema immunitario nella quotidiana difesa dagli agenti patogeni. Associata a una buona dose di attività fisica e a una sana alimentazione, si rivela un’alleata di chi vuole perdere peso.
Agendo sulla serotonina, inoltre, la rodiola è un antistress naturale, riduce gli stati di ansia e contemporaneamente fa percepire di meno la stanchezza. In questo senso, la pianta stimola anche la concentrazione e la memoria. Nella sfera sessuale, la rodiola agisce in due modi: afrodisiaca da un lato, dall’altro stimola la circolazione sanguigna e interviene nei problemi di erezione, soprattutto se legati alla sfera psichica.
Rodiola panacea dai mille usi: quando e come assumerla
Quando la stanchezza si fa sentire, se si vive un periodo particolarmente stressante o faticoso, durante i cambi di stagione - o gli sbalzi termici - e in tutte quelle situazioni in cui il fisico si debilita, assumere la rodiola può aiutare a ritrovare l’equilibrio. La rodiola è come una dose di energia aggiuntiva per l’organismo. Generalmente si assume al mattino per evitare possibili problemi di insonnia, in forma di estratto secco o in tisana.
Le dosi variano a seconda delle esigenze e vanno stabilite da un esperto. La pianta è generalmente tollerata e non presenta particolari controindicazioni, ma non va assunta in gravidanza e durante l’allattamento e nel caso si assumano dei farmaci (in particolare degli antidepressivi) bisogna chiedere consiglio al medico. In caso di dosi eccessive, gli effetti collaterali più diffusi sono stati di insonnia e nervosismo.
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