Buone abitudini, screening e controlli regolati sono alla base della prevenzione al maschile. Ecco gli esami a cui sottoporsi in ogni fase della vita, dalla pubertà alla vecchiaia.
Le principali minacce alla salute maschile
Avvicinare gli uomini alla prevenzione è importante fin dalla giovane età, diventa fondamentale poi dopo i 50 anni perché il rischio di incorrere in malattie aumenta con l’avanzare dell’età e si aggrava con l’abitudine del fumo, la sedentarietà e l’obesità.
Tra le malattie maschili più comuni ci sono quelle che interessano la prostata. Si tratta di una ghiandola dell’apparato riproduttivo maschile adibita alla produzione di liquido seminale, spesso esposta a disturbi come ipertrofia prostatica benigna, infezioni, calcolosi delle vie urinarie, impotenza e infertilità e spesso anche tumori.
Nei giovani, trai 20 e i 40 anni, il più frequente è il tumore al testicolo, che rappresenta il 12% delle diagnosi di tumore maschile (più raro nell’anziano). Il tumore della prostata invece rappresenta circa il 20% di tutte le neoplasie diagnosticate tra gli uomini a partire dai 50 anni di età.
Prevenzione maschile: gli esami per tutte le età
Prendersi cura della propria salute e sottoporsi ad esami di prevenzione possono fare davvero la differenza sulla comparsa di disturbi e malattie al maschile. È necessario programmare insieme al medico curante gli esami più opportuni, secondo ciascuna situazione individuale, per evitare sprechi e diagnosi inutili.
Fino ai 25 anni
Anche quando si è molto giovani un controllo andrologico-urologico è importante, come l’autopalpazione regolare del testicolo (da eseguire poi anche autonomamente almeno una volta al mese). Per l’occasione lo specialista darà anche consigli per preservare la salute degli organi riproduttivi (ad esempio, frequente è la comparsa di varicocele) e difendersi dalle malattie veneree. Inoltre, indicherà uno stile di vita pro-fertilità, ovvero che preveda un’alimentazione sana, che limiti il sovrappeso e soprattutto lontano da fumo, abuso di alcolici, uso di droghe o sostanze dopanti. Infine, è raccomandato il vaccino contro il papilloma virus (gratuito tra gli 11 e i 12 anni) che nel sesso maschile può causare il cancro dell’ano, del pene e del cavo orale e i condilomi (verruche) ano-genitali.
Fino ai 45 anni
Considerato che verso questa età i livelli di testosterone cominciano a diminuire è bene prestare attenzione al valore di questo ormone poiché se troppo basso può rappresentare la spia di altre complicanze e aumentare il rischio di problemi cardiovascolari e osteoporosi.
Inoltre, anche se non ci sono problemi, è utile cominciare a tenere sotto controllo i valori pressori e sottoporsi ad un esame completo del sangue, ma anche effettuare almeno una volta la visita oculistica e il controllo dei nei. È raccomandato svolgere una regolare attività fisica e controllare peso e girovita, partendo dalla valutazione dell’indice di massa corporea.
Dai 45 anni in poi
Dai 45 ai 60 anni, i controlli saranno finalizzati alla diagnosi precoce di possibili patologie a carico dell’apparato urologico e a contrastare i sintomi che possono intaccare il benessere sessuale. Con l’aumento degli anni, infatti, si assiste al naturale ingrossamento della prostata (ipertrofia) che può non presentare sintomi, o al contrario, alcuni fastidi a cui porre rimedio con l’aiuto dello specialista. Inoltre, è consigliato misurare anche i valori del PSA, l’antigene prostatico specifico, un esame importante per tutti gli uomini a partire dai 50 anni o anche prima se c’è una familiarità di tumore della prostata.
Sopra i 45-50 anni è attivo gratuitamente anche lo screening del tumore al colon-retto con la ricerca di sangue occulto nelle feci, ma non solo. L’uomo dovrà sottoporsi anche a controlli cardiologici per stabilire le probabilità di andare incontro a eventi cardiovascolari nei cinque-dieci anni successivi.
I segnali da non trascurare
Riconoscere alcuni segnali sospetti all’apparato riproduttivo e prostata è il primo passo consapevole verso la prevenzione al maschile. Generalmente, bisogna prestare attenzione alla comparsa di:
- difficoltà a urinare, conseguenza dell’ingrossamento della ghiandola prostatica;
- minzione ridotta o accentuata;
- disfunzione erettile.
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